Recensione su Salò o le 120 giornate di Sodoma

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Non pienamente soddisfatto. Fra il 6 e il 7 / 14 Giugno 2013 in Salò o le 120 giornate di Sodoma

Salò.
Di Pier Paolo Pasolini.
Dal romanzo Le centoventi giornate di Sodoma.

Mi piacerebbe.
Mi piacerebbe sapere quanti fra quelli che hanno in bocca “Salò o le 120 giornate di Sodoma” abbiano visto Comizi d’amore, Accattone, Mamma Roma, Il Decameron o Uccellini Uccellacci. Non è presunzione la mia, assolutamente, come dico sempre la pagina è stata fatta per ampliare le vedute di ognuno di noi ma se dovessi consigliarvi un film di Paolini, probabilmente vi farei vedere Accattone e Mamma Roma. Aspettai molto prima di vedere Salò, non lo nego anche perché in bocca a troppe persone che non possono permetterselo. Il regista, non solo regista, mi ha sempre affascinato. Vicino ai deboli, a un sottoproletariato, a quei ragazzi di strada tipici delle periferie, di tutte le periferie. Mi affascina meno chi cita questo film con l’intento di sembrare uomo vissuto.
Della serie: “Ah ca**o, ho visto Salò. Tu chi sei ?”. Senza dubbio mi ha scosso, purtroppo però alcune scene sono volutamente eccessive, questa è una delle cose che mi danno fastidio quando guardo una pellicola. Vuoi farmi vedere che il fascismo è me**a ? Senza troppi giri di parole, in una sola scena, vi rimando a un film “L’oro di Roma” di un certo Lizzani.
Egli mostra come due fascisti, appartenenti alle squadracce, fossero degli inetti, dei soldati volgarissimi che costringono un italiano di religione ebraica a mangiare pane e prosciutto (gli ebrei non mangiano maiale).
Se volete avere una visione piena di Pasolini vedetelo ma non fermatevi a questo. E’ un film che vuole scuotere, scioccare, lascia con un senso di vuoto dentro, a tratti di “schifo” non nel senso che il film faccia schifo ma pensate soltanto come per le due ore violenza, sadomasochismo, scene al limite del grottesco, pedofilia, erotismo maniacale facciano da protagonista assieme ai quattro poteri presentati dai primi minuti: il Duca, il Monsignore, L’Eccellenza e il Presidente rispettivamente il ceto nobiliare, l’ecclesiastico, quello borghese (piccolo e grande).

Raffinatissimi signori nel dialogo, perversi e deviati nei comportamenti.

Siamo nell”Inferno Dantesco catapultato sulla Terra
In una villa, tra il sacro ed il profano, un microcosmo con le proprie leggi che regolano la vita quotidiana. Assieme ai quattro poteri ci sono quattro donne mature, apparentemente ex-prostitute. Delle matrone romane tristi, schiave anch’esse tanto che la loro unica funzione sembra quella di tirar su un piccolo nucleo di ragazzi, annullando i propri sentimenti, le loro personalità. Eccole, una ventina di giovani fra ragazze e ragazzi presi da famiglie appartenenti alla Resistenza ma non solo, una frase mi ha colpito molto: “non è la prima volta che la Borghesia vende i propri figli”. I quattro poteri si sposano reciprocamente le figlie, abusate anch’esse. In generale i venti ragazzi vengono rapiti affinché soddisfino i desideri sessuali e le perversioni dei quattro.
Il personaggio a mio avviso più fastidioso è “Il Presidente”, non credo che il termine “insensibile” possa sintetizzare il suo comportamento. E’ un essere malato, instabile, deviato con un senso dell’umorismo tutto suo, la sua presenza rende il film ancora più disturbante. Abuserà a livello fisico e psicologico dei suoi “adepti”. Per chi si ribella c’è una punizione, esse variano dalle umiliazioni alle torture. Il film è un susseguirsi di abusi, un reciproco sodomizzarsi, nelle scene finali vi son scalpi, impiccagioni, ustioni.
Non mi ha convinto appieno, alcune scene sono eccessive, ripetitive quelle sulle feci, un continuo “mangiare me**a” qui e un “defecare” là.

Un film che va visto assolutamente per una conoscenza personale che nel bene e nel male fa da j’accuse.

DonMax

8 commenti

  1. yorick / 14 Giugno 2013

    Quando si parla di Pasolini sono di parte, ma per quanto mi riguarda Salò è una pietra miliare del cinema, uno dei rari tentativi di prendere di petto il problema della corporalità in termini foucaultiani: il corpo degradato ad oggetto è qualcosa che si legge ovunque nelle recensioni su questo film, ma per quanto mi riguarda la genialità di Pasolini sta nell’aver ricondotto il corpo a quello che è, cioè il centro nevralgico dell’individuo, quindi luogo dove agisce il potere. Formidabile, dagli una seconda canche.

  2. Socrates gone mad / 14 Giugno 2013

    “Mi piacerebbe sapere quanti fra quelli che hanno in bocca “Salò o le 120 giornate di Sodoma” abbiano visto Comizi d’amore, Accattone, Mamma Roma, Il Decameron o Uccellini Uccellacci.”

    Io li ho visti e sono di parte come yorick. Secondo me per apprezzare pienamente questo film, che fa soffrire perché così dev’essere, bisogna aver ben presente il suo significato allegorico. Sì, c’è il fascismo, ci sono il Duca, il Monsignore, L’Eccellenza e il Presidente, ma il fascismo non è quello di Salò, è quello presente, i carnefici sono maschere sul volto del Potere. Le torture, le violenze, il degrado non fanno di Salò un precursore del torture-porn perché, come ha accennato yorick, qui la violenza estrema è quella del potere che ha colonizzato l’ultima roccaforte di libertà dell’individuo, ovvero il suo corpo. Questo film va visto nella sua sconfinata disperazione, la disperazione che viene a chi cade dall’alto di un sogno celebrativo durato tre film, la trilogia della vita, di chi si è visto costretto ad abiurare quella trilogia perché intanto intorno a lui tutto si stava sgretolando. Accattone e Mamma Roma, sono grandissimi film, ma quello era un altro Pasolini, perché quella era un’altra Italia. Nel ’75 fare un altro Accattone sarebbe stato stupido, continuare con il vitalismo del sottoproletariato sarebbe stato anacronistico. Tutto quel mondo era stato spazzato via. Quindi non restano che il pessimismo, la rinuncia a tutto quel che c’è di illusorio, ovvero a ogni speranza o consolazione. Per questo Salò è un film limpidamente onesto nel descrivere cos’è il Potere. E’ sangue e mèrda. E’ una mostruosità. E la violenza che esso esercita ci viene restituita dallo sguardo di Pasolini, a sua volta disperatamente violento. Perché aveva ragione il suo amico Carmelo Bene, Pasolini era un violento, di quella violenza che nasce dalla passione e dal tormento di chi ama la vita.

    • Socrates gone mad / 14 Giugno 2013

      @21st-century-schizoid-don
      Anyway, ti consiglio di vedere anche Pasolini Prossimo Nostro, che riguarda proprio la lavorazione di Salò.

      • DonMax / 14 Giugno 2013

        Segnato, grazie per la dritta 😀

        Per quanto riguarda il resto della recensione, sei almeno d’accordo con me su un fronte : “Alcune scene sono eccessivamente eccessive ” ?
        Sono ben felice di vedere un film di denuncia, onesto, un je accuse come dicevo ma alcune parti non mi hanno convinto le ho trovate violenza gratuita, poi mi sbaglierò, sono uno che si mette molto in discussione ma non mi ha convinto appieno.

        Nulla di personale xD

        • yorick / 14 Giugno 2013

          Ma non c’è niente di eccessivo in quel film, @21st-century-schizoid-don

        • Socrates gone mad / 15 Giugno 2013

          @21st-century-schizoid-don
          Scusa se rispondo solo adesso, avevo perso di vista la recensione.
          Anch’io quando l’ho visto anni fa mi sono posto questo interrogativo, a caldo: “Non sarà troppo?” Ma poi pensandoci mi sono risposto che no, non era troppo, perché anche se volessimo escludere il piano simbolico, quelle cose sono avvenute e avvengono, non c’è nessuna esagerazione. C’è da farsi venir l’insonnia a leggere le torture fasciste nelle varie ville Tristi, ma anche quelle praticate da Pinochet, quelle scientificamente collaudate dalla CIA, ecc. Quindi è giusto mostrare le cose per come sono. Tutto il resto è ascrivibile a ciò che viene detto qui (link sotto):

  3. DonMax / 17 Giugno 2013

    il video lo conoscevo, tranquillo per quanto riguarda le tempistiche della risposta. Sono una persona come te mica il Presidente della Svervegia ed anche se lo fossi non cambierebbe nulla.
    Tornando al tuo commento, non hai tutti i torti se lo guardi dal punto di vista della denuncia, la mia critica va al ripetersi di alcune situazioni o scene.
    Forse mi occorre solo tempo, in tal caso sarete i primi a saperlo xD

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