Recensione su Paura e delirio a Las Vegas

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Paura e delirio a Las Vegas / 6 Agosto 2015 in Paura e delirio a Las Vegas

Un film semplicemente delirante.
Per una volta hanno fatto bene a cambiare il titolo del libro di Hunter Thompson – nonché il titolo originale inglese della pellicola – che accostava alla paura il disgusto, anziché il delirio. Anche se pure il termine disgusto non sarebbe stato fuori luogo (forse soltanto meno commerciale), con questa storia di eccessi che spesso sfocerebbe nel rivoltante, se non fosse per il fatto che viene presentata in un modo cinematograficamente interessante.
Perché la regia psichedelica di Terry Gilliam è assolutamente notevole, tanto da riuscire a trasformare un road-movie tossico in un’esperienza abbacinante e coinvolgente: un po’ come se quella robaccia la stessimo prendendo anche noi.
Un risultato notevole per un film, che però comporta necessariamente delle controindicazioni: intanto lo smarrimento dello spettatore di fronte ad una trama che si fatica a seguire. E poi il rischio, sempre connaturato ad opere di questo tipo, della mitizzazione di un qualcosa di assolutamente disdicevole e riprovevole, soprattutto per i più giovani.
Non è questione di fare i bacchettoni, perché qui si esagera veramente su tutti i fronti.
Ottima prova d’attore dei due protagonisti: un Johnny Depp che si allenava per diventare Jack Sparrow e un Benicio Del Toro davvero presissimo nella parte del dottor Gonzo.
Per il resto, una fotografia sgargiante, ma adatta al contesto, e un che di felliniano nella bellissima scena circense.

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