Il grande e potente Oz

Mi è piaciuto questo prequel della storia conosciuta del mondo di Oz, con il racconto dell’arrivo del mago nell’omonimo Regno. Interessante l’inizio in bianco e nero, in campo ristretto per poi allargare e colorare l’immagine con l’arrivo dell’illusionista da strapazzo Oz nel regno. Splendide le prime immagini e poi l’avventura del mago (il bravo James Franco, perfetto nella parte) che incontrerà tre streghe: Theodora (la bella Mila Kunis almeno prima dell’incantesimo), Evanora (la spietata Rachel Weisz) e Glinda (la bella e buona Michelle Williams). Fantastici gli altri due personaggi non umani: la scimmia Finley (a cui si devono i momenti comici) e la delicata bambola di porcellana (delicata solo apparentemente visto il coraggio che dimostrerà più avanti). Buon film d’intrattenimento.

Che dire…Leggo tante cose negative nelle altre recensioni eppure io non l’ho trovato affatto male, mi aspettavo decisamente di peggio! In realtà il film mi ha intrattenuto piacevolmente per tutto il tempo senza mai annoiarmi e soprattutto ero stracontenta di vedere Franco in una parte che ha interpretato benissimo con misura e astuzia….altro che smorfie e smorfiette sopra le righe alla Depp (che risulta essere insopportabile quando interpreta ruoli simili a questo)! Per il resto sono degni di nota sia la scenografia che i personaggi, nonchè la storia che non ho trovato affatto scontata o smielatamente retorica, a maggior ragione perchè Raimi ha scelto di ispirarsi liberamente ad altre vicende dei libri di Oz (con tanti spunti interessanti e divertenti), evitando di propinarci ancora l’ennesima versione di un classico che già conosciamo! Niente male. Raimi 1 – Burton 0.

Raimi – Burton 1-0.
Di per sè è un film carino, un pò una favoletta girata brillantemente e sfruttando mezzi digitali di grande effetto. Le scenografie in questo film dominano su tutto e il mondo di Oz assume toni e profondità davvero belle. Carino anche il contrasto con i primi 20 minuti, girati in bianco e nero, a voler sottolineare la differenza anche cromatica tra la nostra realtà e quella del mondo parallelo di Oz.
Simpatico anche il personaggio del mago truffatore, ben interpretato da James “faccia da canaglia” Franco, che ripropone un personaggio che è lo specchio della nostra attualità. Sono tempi disperati e quello che ci serve non è un vero mago ma un mago incantatore, illusionista e pure un pò imbroglione.
Detto questo il film ha lo spessore di una favola e niente più, ma se posto a confronto con l’analoga operazione intrapresa da Burton con Alice in Wonderland, diventa una specie di capolavoro. tanto è brutto, insulso, ridicolo e inutile il film di Burton, quanto assume una sua dimensione e per certi versi una sua attualità quello di Raimi.
Là dove un personaggio (quello di Depp) non funziona, quello di Franco (seppure non eccezionale) riesce a fare la differenza e a rimanere scolpito in maniera molto più sincera e simpatica nella mente di chi guarda.
Un filmetto di evasione ma ben fatto.

prima di parlare del film in se devo chiarire il mio punto di vista… Non penso affatto che Oscar sia un personaggio adatto al mitico Johnny Depp! Neanche per idea. Infatti i personaggi di Depp sono molto più sopra le righe e più ambigui, spesso ti ritrovi a chiederti se agiranno in modo buono o cattivo alla fine della vicenda (l’esempio più classico è Capitan Jack Sparrow, ma anche Il Cappellaio Matto corrisponde alla descrizione. Prima di far fare un salto dalla sedia a tutti i fan di Depp premetto che la mia descrizione è riferita solo ai personaggi che l’hanno visto rappresentato negli ultimi anni). Comunque excursus deppiano a parte, il personaggio di questo film è molto più semplice. è il tipico personaggio che parte per un avventura alla ricerca del guadagno all’inizio è uno s*****o e poi diventa buono. Ad esempio posso portare Diego dell’Era Glaciale, Flynn di Rapunzel. Insomma per dirla in poche parole è uno dei più classici personaggi dei film dal target giovanile. Detto questo non trovo che il film cerchi di riprodurre l’atmosfera di Alice in Wonderland (non a mio parere per lo meno), tranne che per il personaggio della Strega Buona che è molto simile a quello della Regina Bianca. La fotografia è degna di nota, e mi sono innamorata dei costumi, che sono allo stesso tempo fiabeschi e moderni. Bravi gli attori e il film in più di un occasione mi ha strappato una risata. Peccato che sia un pò lento!

Che dire, con quella citazione ho ripagato le 2 ore buttate a vedere questa roba. Non so dire se è stato un momento penoso o un momento DECISAMENTE penoso quando la bambina di porcellana ha detto quella cosa…
Non si capisce che robaccia è. E’ un film per bambini? Non credo. E’ un film per adulti? Cielo, no!
Devo dire che la prima cosa che ho pensato anche io come diceva qualcuno in una recensione è che abbiano tentato di imitare Alice in Wonderland. Ma se Alice in Wonderland è stato un momento infelice per Burton questo… questo è stato una morte. Elfman non si è impegnato molto, e come biasimarlo? Sfido io a sentirsi ispirati da un progetto del genere. Una storia interessante meno di niente. Paradossalmente il personaggio più carino è proprio la sboccata bambina di porcellana – fintissima in mano agli attori ma proprio caruccia se presa da sola… per terra… senza interazioni… Ok, me lo rimangio, fa schifo.
Ma poi la strega verde che contrariamente ad ogni buon senso che vedrebbe i cattivi possessori di libero arbitrio viene costretta a diventare cattiva senza libertà d’appello? Ma Gesù santo, che razza di insegnamento sarebbe?
Mi viene voglia di abbassare il voto a 4.

Essendomi stato letto il libro da piccolina (grazie, papà), non ricordavo precisamente la storia nei dettagli, e speravo di farlo con la visione del film, portando alla memoria piccoli particolari ma… niente.
Trama completamente travisata, rivoluzionata… e non dico che quella originale fosse chissà cosa, ma almeno se fate un film basato su un libro seguite un certo filo conduttore comune alla versione cartacea, altrimenti specificate che il regista ha avuto una botta in testa, agita le mani come un ossesso e ha voglia di qualcosa di stupido e fatto al computer con il titolo ispirato a qualche libro di cui non prenderà neanche una ‘ntecchia di storia.
La grafica all-high-tech non è il massimo: la bambina di porcellana viene presa a destra e a manca in braccio, e le mani di chi la afferra sembrano davvero dei monconi che afferrano l’aria… ah, ah, ah.
E poi l’idea del mago di Oz imbroglione, egoista e nullafacente che si riscatta con il suo più grande spettacolo di illusione è proprio banalotta, e poteva essere risparmiata.

Non conoscevo molto bene la storia del mago di Oz,onestamente parlando, ma se non mi ricordo male, era la storia di Dorothy…che in questo film non esiste.
La trama è un po confusa, troppi eventi in poco tempo l’uno d’altro rischiano di farti perdere il filo della storia alternati a momenti noiosi.
Interessante il comparto audiovisivo,scene ben strutturate e musiche allegre ravvivano una trama insipida;ed è per questo che gli do la sufficienza.
Voto 6

Hanno provato a stupirci con effetti speciali e direi che quelli ci sono e reggono, ma la sceneggiatura che voleva portarci un pò fuori dalla classica storia a mio avviso ha stravolto troppo questo classico e senza in verità trasmettermi un senso di novità. strega del bene, streghe del male, buoni propositi,, temi già triti e ritriti…insomma come fantasy non mi ha entusismato per niente. Un voto a parte lo meritano la scimmia volante e la bambina di porcellana che con alcune battute tengono in piedi il film nei momenti di noia…

Non ci siamo. Ancora non si vede un bel fantasy dai tempi de ” Il Signore degli anelli”, il ché è grave. La sceneggiatura è oltremodo debole e gli effetti speciali sono ben realizzati ma addirittura di scarso fascino. C’ha provato anche Raimi ma non possiamo far altro che impilare questo film nella catasta dei flop-fantasy. Pare che oggi come oggi il genere più difficile da realizzare sia proprio questo. Nel film si cade tra stereotipi e spicciole citazioni; due sole sono le trovate carine: l’inizio e il metodo con cui il nemico viene sconfitto. Tutto il resto è noia. Attori non particolarmente bravi, terribile Rachel Weisz, che pare non gli andasse proprio di girare questa parte in questo film (forse aveva annusato aria di stantio).

Allora,
forse la parte migliore del film sono i titoli di coda all’inizio, in bianco e nero concentrati nel formato 4:3, a metà tra gli ingranaggi di Hugo Cabret e i sogni di Dalì, una delizia per gli occhi occhialineggianti del 3D.
E mentre l’inzio, sempre in b/n, è la mia parte preferita, per il fido aiutante alias Zach Braff di Scrubs e il viaggio in mongolfiera grazie al famoso vento del Kansas.
Arrivati alla Città di Smeraldo (“per fortuna che il verde è il mio colore preferito”), sembra di essere in una di quelle pubblicità per televisori in 3D che ci divertiamo a guardare al centro commerciale, giganteschi fiori che sbocciano al nostro passaggio, ninfee e cascate d’acqua a profusione.
James Franco è fintamente espressivo quanto basta, Mila Kunis si divide tra due ruoli – irriconoscibile in quello della strega malvagia dell’Ovest – ma è un piacere vedere finalmente Rachel Weisz, tolti i panni della gatta morta, in un ruolo da cattiva.
Michelle Williams, qui al massimo dello zuccherosità, è una sorta di Papa al femminile che vive in Svizzera, viaggia in bolle di sapone e protegge il popolo dei Loacker che dopo i wafer sono famosi anche come stagnini.
E poi, aiutanti nella figura di scimmie alate con la lingua sciolta, bambole in stile biscotto-di-marzapane…chi ti ricorda?
Il finale è quello conosciuto e per certi versi, la sala del trono usurpato, mi ha ricordato Ralf Spaccatutto, altro filmone Disney assai recente.
Bah, torniamo al centro commerciale?

Chi non ha amato il classico ” Mago di Oz” del 1939? Ogni bambina invidiava le scarpette di Dorothy mentre i bambini volevano essere coraggiosi come il Leone e si immaginavano di percorrere il sentiero di mattoni dorati per aiutare i protagonisti a raggiungere la citta’ di smeraldo nella speranza che il grande e potente mago potesse aiutarli.

L’idea di un film che ci facesse sentire un pò più parte di quella “magia” facendoci capire come tutto fosse cominciato era davvero ottima…peccato che invece il tutto si sia rivelato una grande nube di fumo.

Effetti speciali davvero belli fanno da cornice a dialoghi monotoni e lenti