Recensione su Attacco al potere - Olympus Has Fallen

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Meno peggio del previsto, ma comunque da 5 / 7 Marzo 2017 in Attacco al potere - Olympus Has Fallen

Mike Banning (Gerard Butler) lavora come agente della sicurezza per il presidente degli USA (Aaron Eckhart). Una sera capita un incidente stradale nel quale muore la moglie del presidente, e l’uomo viene sollevato dall’incarico. Un anno e mezzo dopo, il 5 luglio, in America viene a far visita il primo ministro sudcoreano per parlare della situazione al confine delle Coree, più incandescente del solito. Tutto questo si rivela un’occasione per il terrorista nordcoreano Kang (Rick Yune) per attaccare pesantemente con un personale esercito Washington, uccidendo moltissime persone, e per prendere d’assalto la Casa Bianca, con il presidente e tutto il personale che serve ai suoi scopi. Nel frattempo, il portavoce del presidente (Morgan Freeman) prende l’incarico. Ma soprattutto Mike vede l’occasione di aiutare il suo amico e redimersi di fronte a lui e all’America intera. Sarà la classica situazione di un solo uomo contro tutti, decisamente esagerata e poco credibile, ma almeno il personaggio interpretato da Butler non è male e Antoine Fuqua dirige in modo se non altro non troppo noioso una storia parecchio scontata e fin troppo stereotipata. Il film lo vedo molto come una specie di Rocky 4 o Alba Rossa, solo con la Corea del Nord come nemico, insomma, un’americanata vera e propria. Con meno stereotipi poteva anche essere meglio. Nel cast, oltre a quelli detti sopra, ci sono anche Angela Bassett, Dylan McDermott e Melissa Leo. Un film quasi da 6 se non fosse per il motivo che ho detto sopra, veramente visto e rivisto in ogni salsa. Mi preoccupa piuttosto il seguito che non è diretto dallo stesso regista, qui penso che Fuqua (bravino ma capace anche di produrre schifezze come King Arthurt, il che è tutto dire) si sia impegnato molto, traendo davvero quasi il massimo che si poteva.

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