Attacco al potere - Olympus Has Fallen

Mike Banning (Gerard Butler) lavora come agente della sicurezza per il presidente degli USA (Aaron Eckhart). Una sera capita un incidente stradale nel quale muore la moglie del presidente, e l’uomo viene sollevato dall’incarico. Un anno e mezzo dopo, il 5 luglio, in America viene a far visita il primo ministro sudcoreano per parlare della situazione al confine delle Coree, più incandescente del solito. Tutto questo si rivela un’occasione per il terrorista nordcoreano Kang (Rick Yune) per attaccare pesantemente con un personale esercito Washington, uccidendo moltissime persone, e per prendere d’assalto la Casa Bianca, con il presidente e tutto il personale che serve ai suoi scopi. Nel frattempo, il portavoce del presidente (Morgan Freeman) prende l’incarico. Ma soprattutto Mike vede l’occasione di aiutare il suo amico e redimersi di fronte a lui e all’America intera. Sarà la classica situazione di un solo uomo contro tutti, decisamente esagerata e poco credibile, ma almeno il personaggio interpretato da Butler non è male e Antoine Fuqua dirige in modo se non altro non troppo noioso una storia parecchio scontata e fin troppo stereotipata. Il film lo vedo molto come una specie di Rocky 4 o Alba Rossa, solo con la Corea del Nord come nemico, insomma, un’americanata vera e propria. Con meno stereotipi poteva anche essere meglio. Nel cast, oltre a quelli detti sopra, ci sono anche Angela Bassett, Dylan McDermott e Melissa Leo. Un film quasi da 6 se non fosse per il motivo che ho detto sopra, veramente visto e rivisto in ogni salsa. Mi preoccupa piuttosto il seguito che non è diretto dallo stesso regista, qui penso che Fuqua (bravino ma capace anche di produrre schifezze come King Arthurt, il che è tutto dire) si sia impegnato molto, traendo davvero quasi il massimo che si poteva.

Classica americanata da vedere a cervello spento (o quasi), l’ideale dopo la giornata pesante di mercoledì. Il film ricalca i soliti clichè con l’eroe che deve riscattarsi; in questo caso è Gerard Butler nei panni di un agente della Sicurezza del Presidente americano che dopo il prologo in cui perde la first lady è stato “esonerato” dal suo incarico.
Quando la Casa Bianca viene attaccata da un gruppo di terroristi, il nostro eroe troverà la strada per rivalutarsi.
Film con una buona tensione, buon ritmo e azione; le pallottole e i cadaveri si succedono per tutto il film. Piccolo difetto (uno di quelli notati a cervello riacceso): ma possibile che dopo 18 mesi che non lavora più alla Casa Bianca, Mike Banning abbia ancora validi tutti gli accessi e le autorizzazioni?
Il film comunque mantiene il suo scopo di intrattanimento nonostante qualche eccesso di violenza grazie anche a un buon cast. Il Presidente è Aaron Eckhart, il Portavoce Morgan Freeman, Angela Bassett, Dylan McDermott (un agente dei servizi segreti), Radha Mitchell (la moglie di Mike), Melissa Leo (segretario di Stato), Robert Forster (generale) e Ashley Judd (la First Lady).

Ragazzi che film: esplosioni, cervella che saltano (mai visti così tanti colpi in testa in una sola pellicola, per non parlare della mitica pugnalata in fronte), coreani kamikaze e tanti tanti F#CK che scorrono allegramente per tutte le due ore di film. Se state cercando di affogare in un’americanata questo è il film, solo evitate di farlo vedere ai vostri bambini.

A me piacciono i film in cui sparatorie, atti terroristici e l’eroe di turni vengono imbastiti nella stessa sceneggiatura solita da film americano… Non è da aspettarsi altro. Sceneggiatura solita e abusata, un discreto cast che non si sforza più del dovuto e finale ovvio. Diciamo che negli USA gli piace scherzare sull’attacco alla Casa Bianca e i risultati sono sempre gli stessi. Per due ore con il dolby a palla!

Forse una volta ero più propenso a spararmi una buona dose di sparatutto senza storcere troppo il naso. Forse è pern questo che di fronte alle solite trovate del bambino perso, del cattivo che vuol far esplodere tutte le atomiche del pianeta, del soldatone fico contro tutti (Bruce Willis a parte…lui resta un idolo…) e dei generali in sala comando che lanciano attacchi scriteriati giusto per farsi dare dei deficienti dai capi di turno (una sottile – ma neanche troppo – critica ai vertici dell’esercito) mi sarei un pò rotto le scatole.
Questo è un blockbusterone d’azione diretto da Fuqua (regista che a fine – forse – riprese è riuscito a distruggere tutto il set) e interpretato da Gerard “Leonida” Butler e Aaron Echart. Premesse interessanti. Svolgimento scontato. Sceneggiatura insostenibile. Die Hard e Air Force One sono ad un altro livello.
E poi non capisco perchè riciclare titoi identici del passato (Attacco al potere era un film del 1998 con Denzel Washinghton e Bruce WIllis) per nuovi film…un pò di fantasia no?