Recensione su Nebraska

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27 Febbraio 2014

Piccolo film di vite normali e in procinto di finire, Nebraska racconta la storia del rinsaldato rapporto padre-figlio, utilizzando, come spesso capita, il viaggio verso una meta non importante per poi parlare di rapporti umani. Il protagonista, un Bruce Dern svanito e tenero ha un passato non gradevole alle spalle e tutta una serie di desideri che il figlio esaudirà. Storia non eccelsa, molto sentimentale e delicata e che punta a coinvolgere emotivamente lo spettatore, si muove tra malinconia e situazioni buffe, tra una battuta sagace della vivace moglie del protagonista (June Squibb) e uno sguardo triste con cui empatizzare. Il finale tirato via sulla scia del miele non è sbagliato, ma neanche il più corretto, perchè non è altro che una conclusione dovuta, dolce e scaldacuore, dopo due ore in cui tutti sono stati dipinti come mediocri o cattivi. Bianco e nero malinconico per completare la scena e una OST tipica per un film carino ma limitato.

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