Recensione su L'uomo senza sonno

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I rimorsi della coscienza / 21 Novembre 2015 in L'uomo senza sonno

Un film cupo, angosciante, inquietante, misterioso ma estremamente notevole.
Un giallo psicologico hitchcockiano(molte le affinità con “Psycho”, “Vertigo” e “Frenzy”) con sfumature dostoevskiane(c’è un chiaro riferimento a due capolavori del grande scrittore russo, “Delitto e castigo” e “L’idiota”) e kafkiane(tutta la trama ricorda un po’ “Il castello” ).
L’interpretazione di Christian Bale è qualcosa di straordinario, non soltanto per il suo impressionante aspetto fisico(guardarlo ti provoca un profondo turbamenti interiore, uno scheletro che cammina; posso soltanto lontanamente immaginare la fatica che ha dovuto sopportare per perdere tutti quei chili e per poi ritornare in se e soprattutto la fatica “mentale” nell’entrare nella testa e nell’anima di un personaggio come il suo), ma per la sua interpretazione di totale sofferenza, è come se si fosse impossessato di tutti i sensi di colpa e li ha avessi tradotti in espressività…veramente eccezionale, a conferma di come questo attore si riveli ancora una volta non solo uno tra i più affascinanti della “nuova” generazione, ma soprattutto uno tra i più bravi in assoluto(per me solo Edward Norton gli è superiore). E l’assurdo è che non è stato nemmeno preso in considerazione dai signori dell’Academy Awards per questa sua interpretazione, davvero assurdo.
Alcune scene, soprattutto quelle nell’appartamento, sono davvero degne di note, tutte con colori tendenti al bianco e nero, tutte con sfumature di verde e di grigio.
Un bellissimo film, forse non un capolavoro, ma davvero un gran bel film.

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