L'uomo senza sonno

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L'uomo senza sonno

Trevor Reznik non riesce a dormire da un anno e il suo fisico è stremato dalla stanchezza. Un incidente nella fabbrica in cui lavora causato da una sua disattenzione lo porterà a diventare sempre più paranoico e alienato dal resto.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Machinist
Attori principali: Christian Bale, Jennifer Jason Leigh, Aitana Sánchez-Gijón, John Sharian, Michael Ironside, Lawrence Gilliard Jr., Reg E. Cathey, Anna Massey, Matthew Romero Moore, Robert Long, Colin Stinton, Craig Stevenson, Ferran Lahoz, Jeremy Xido, Norman Bell, Nancy Crane, Richard Torrington, Buffy Davis, Reg Wilson, Ramon Camín, Christopher Hood, Marc Aspinall, Guillermo Ayesa, Daniel Ceren, Marta Rubio, Ewan Watson, Chike Johnson, Molly Malcolm, Jaume Mimó, Flora Álvarez, James DePaul, Mostra tutti

Regia: Brad Anderson
Sceneggiatura/Autore: Scott Kosar
Colonna sonora: Roque Baños, Roque Baños
Fotografia: Xavi Giménez
Costumi: Maribel Pérez, Patricia Monné
Produttore: Julio Fernández, Carlos Fernández, Antonia Nava
Produzione: Usa, Spagna
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 101 minuti

Dove vedere in streaming L'uomo senza sonno

Dal punto di vista di Trevor / 11 Ottobre 2016 in L'uomo senza sonno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

E’ uno dei miei film preferiti. Come in “Fight Club”, anche qui si riprende la tematica della malattia mentale, che viene sempre fuori alla fine. Ed è questa la parte migliore. La capacità di concentrarsi su quello che sembra un thriller, ci permette di farci percepire ciò che il protagonista (evidentemente schizofrenico) percepisce. Lo consideriamo dal suo punto di vista: un uomo, Trevor, che non riesce a dormire, tormentato da una persona inquietante che lo segue e gli rovina l’esistenza, legato a una prostituta e desideroso di cominciare una nuova vita con una cameriera e il suo bambino epilettico.
Scopriremo con lui che ogni cosa è frutto della sua immaginazione: Ivan, l’uomo che lo perseguita, è un suo alter ego; la prostituta, che Trevor credeva alleata di Ivan, è forse l’unica persona che gli è rimasta; la cameriera è la madre del bambino che Trevor ha investito e che ha ucciso, fuggendo poi come un latitante.
Il senso di colpa è così forte che l’unico modo per difendersi è rimuovere dalla sua memoria l’avvenimento. Tuttavia, il ricordo latente del suo crimine rimane forte (passatemi il termine) nel suo inconscio, impedendogli di fatto di vivere.
Quando ricorda ogni cosa, si costituisce. E finalmente, riesce a dormire.
La fotografia fa trasparire anche il taglio netto tra ciò che era la vita di Trevor prima dell’incidente e ciò che è stato successivamente. Christian Bale è immenso, perfetto nella parte, nelle espressioni e nei movimenti privi di energia, ma con forte carica espressiva. Non è da lodare solo per l’esemplare applicazione del metodo Stanislavskij (sappiamo che è tipico di Bale). Anche se fosse stato più grasso, sarebbe riuscito comunque a farci venire brividi.

Sono quei film che non si capiscono realmente se non si vedono fino alla fine. Sono quei film in cui un personaggio ti entra dentro, perchè ti fa vivere ciò che vive con i suoi occhi. In quel momento non sei spettatore, sei lui.

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I rimorsi della coscienza / 21 Novembre 2015 in L'uomo senza sonno

Un film cupo, angosciante, inquietante, misterioso ma estremamente notevole.
Un giallo psicologico hitchcockiano(molte le affinità con “Psycho”, “Vertigo” e “Frenzy”) con sfumature dostoevskiane(c’è un chiaro riferimento a due capolavori del grande scrittore russo, “Delitto e castigo” e “L’idiota”) e kafkiane(tutta la trama ricorda un po’ “Il castello” ).
L’interpretazione di Christian Bale è qualcosa di straordinario, non soltanto per il suo impressionante aspetto fisico(guardarlo ti provoca un profondo turbamenti interiore, uno scheletro che cammina; posso soltanto lontanamente immaginare la fatica che ha dovuto sopportare per perdere tutti quei chili e per poi ritornare in se e soprattutto la fatica “mentale” nell’entrare nella testa e nell’anima di un personaggio come il suo), ma per la sua interpretazione di totale sofferenza, è come se si fosse impossessato di tutti i sensi di colpa e li ha avessi tradotti in espressività…veramente eccezionale, a conferma di come questo attore si riveli ancora una volta non solo uno tra i più affascinanti della “nuova” generazione, ma soprattutto uno tra i più bravi in assoluto(per me solo Edward Norton gli è superiore). E l’assurdo è che non è stato nemmeno preso in considerazione dai signori dell’Academy Awards per questa sua interpretazione, davvero assurdo.
Alcune scene, soprattutto quelle nell’appartamento, sono davvero degne di note, tutte con colori tendenti al bianco e nero, tutte con sfumature di verde e di grigio.
Un bellissimo film, forse non un capolavoro, ma davvero un gran bel film.

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Soporifero / 30 Giugno 2015 in L'uomo senza sonno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Palese il finale del film, molto scontato. Non c’è nulla di attraente e speciale in questa pellicola, apparte il drastico cambiamento fisico da parte di Bale. Forse un pò una brutta copia di Fight Club. Mi dispiace per il flop di questo attore, ma ho potuto vedere che sa sicuramente fare di meglio, sopratutto sotto la regia di Nolan.

25 Febbraio 2015 in L'uomo senza sonno

Thriller psicologico che vede come protagonista un Christian Bale in una delle sue prove migliori, per la parte è arrivato a perdere fino a 25 chili (non si capisce l’assenza di una candidatura agli oscar). Il film ruota attorno alla sua performance, ma anche fotografia musiche e regia, sono ottimali nel ricreare nello spettatore il giusto livello di turbamento e disorientamento provato dal protagonista, sino al finale rivelatorio.

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L’uomo senza sonno? beh,a Trevis Resnik(il protagonista) sarebbe bastato guardare questo film per farsi una bella dormita. / 23 Febbraio 2015 in L'uomo senza sonno

L’uomo senza sonno? beh,a Trevis Resnik(il protagonista) sarebbe bastato guardare questo film per farsi una bella dormita.
Scherzi a parte, dopo quella che può sembrare una lunga agonia di ben 20 minuti(nei quali non accade assolutamente nulla) e dopo essersi chiesto più e più volte come abbia fatto Christian Bale a diventare il suo stesso scheletro nell’armadio(in tutti i sensi),lo spettatore si trova incastrato nella stessa melma sulla quale “galleggia” l’intero film e che continua a ristagnare fino al finale alla “Memento” in cui ogni tassello prende il suo posto eccetera eccetera.
Ma come quando si ha la sensazione di cadere mentre si è sul letto ,sa regalare momenti davvero intensi che spingono a concedergli ,magari, altri 10 minuti.
Cast ottimo quanto superfluo. Non me ne vogliate, il film lo ha costruito Bale attorno a se incorniciato da una fotografia sottotono ,”frustrante” che rende bene la spossatezza mentale del sig. Resnik.
Infine,tocco di classe il tipo con due sole dita della mano , per giunta di altra provenienza(è difficile da far capire,non faccio lettere). Per la regia:
non ne ho idea,fate voi.

Lo consiglio?
Probabilmente se avete letto fino a qui una decisione l’avete già presa,fatevi un thè(o un caffè) e buona visione.

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