un bel dipinto / 28 Luglio 2018 in Loving Vincent
Costruito come un dipinto in movimento, il film di Dorota Kobiela nasce dall’idea di un corto, poi cresciuto in dimensione fino a diventare un’opera di un’ora e mezza, che utilizzando rotoscopio e una buona schiera di artisti alle tele, riesce a rendere bene l’idea del dipinto in movimento.Al cinema la sala, quando lo vidi, era piena e senza dubbio il film resta un “evento” se non altro per l’aspetto tecnico e tecnologico. Dal punto di vista cinematografico però la trama è lenta, ulteriormente rallentata proprio dal prevalere degli aspetti tecnici e scenografici sulla dinamica dei personaggi e sulla trama. Si tratta in definitiva di un esercizio di stile e di un omaggio accorato ad un grande artista, con i limiti che questo concetto porta con sè: funziona solo se lo si considera un atto d’amore, come il titolo stesso ci ricorda.
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