Recensione su L'intrepido

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3 Novembre 2014

Ok, le persone come Antonio esistono.
Difficilmente si ha la fortuna di conoscerle o incontrarle, ma forse qui si esagera.
Buono, altruista al limite forse dell’esser fesso, sempre sorridente, Antonio fa il “rimpiazzo”, sostituendo per periodi più o meno lunghi altri lavoratori, pur di non stare con le mani in mano e raggranellare qualcosa.
La difficile e solitaria – spesso – vita dei separati, narrata con semplicità senza però cadere nel patetico ma il tutto, oltre ad essere lento, è poco credibile.
Chi ti passa le risposte ad un concorso pubblico?
Chi resterebbe a parlare con l’ex moglie, dopo aver venduto al nuovo compagno di lei le rose, passando tra i tavoli di un ristorante, con calma e dignità?
Tutto il film in realtà sembra un grande ammonimento, oltre ad essere, in alcuni punti, anche un po’ noioso.
Mi spiace, perché Albanese è tra i miei attori preferiti.

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