Angosciante / 17 Novembre 2014 in L'intrepido
si vede … ma che angoscia alla fine !
si vede … ma che angoscia alla fine !
Ok, le persone come Antonio esistono.
Difficilmente si ha la fortuna di conoscerle o incontrarle, ma forse qui si esagera.
Buono, altruista al limite forse dell’esser fesso, sempre sorridente, Antonio fa il “rimpiazzo”, sostituendo per periodi più o meno lunghi altri lavoratori, pur di non stare con le mani in mano e raggranellare qualcosa.
La difficile e solitaria – spesso – vita dei separati, narrata con semplicità senza però cadere nel patetico ma il tutto, oltre ad essere lento, è poco credibile.
Chi ti passa le risposte ad un concorso pubblico?
Chi resterebbe a parlare con l’ex moglie, dopo aver venduto al nuovo compagno di lei le rose, passando tra i tavoli di un ristorante, con calma e dignità?
Tutto il film in realtà sembra un grande ammonimento, oltre ad essere, in alcuni punti, anche un po’ noioso.
Mi spiace, perché Albanese è tra i miei attori preferiti.
Albanese inguardabile, tra il comico e il tragico, perennemente in bilico senza riuscire a stabilizzarsi.
Un Antonio che assomiglia fin troppo ad Amelié de “Il favoloso mondo di Amelié”: tutto rose; tutto questo avere gli occhi tappati e ricoperti da chili di nastro adesivo; tutto questo prendere la vita con il sorriso; tutto questo aiutare gli altri. Solo che in questo film, a differenza di quello sopracitato, non è tutto roseo, va tutto male, ed un ‘buono’ così innocente, in un mondo così crudo ed ingiusto, è impensabile, inimmaginabile, irreale, ed irritante.
Ho odiato il suo parlare lentamente, soprattutto perché, quando -raramente- si rivolgeva ad un qualsiasi altro personaggio, era evidente che si stesse invece rivolgendo a noi: il problema è che quel suo parlare lentamente, col sorriso, con quell’espressione assecondante, mi è parso molto simile al parlare di un adulto con un bambino, o con qualcuno che sappiamo comunque abbia difficoltà a seguirci.
Il finale poi, il suo girarsi e guardarci come a dire “avanti, ora tocca a voi migliorare tutto questo schifo!”, mi ha distrutto ancor di più l’opinione già poco alta di un film fin troppo lento.
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