Recensione su La corte

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Voilà mon dix / 5 Gennaio 2017 in La corte

Voilà, ecco il mio film preferito tra quelli usciti (in Italia) nel 2016. Anzi, ecco qua il primo dieci rotondo e senza remore che dò a un film contemporaneo (l’ultimo risale al 2006 con Inception)! Che i francesi sappiano fare i film è cosa nota; ma dire che questo film di Christian Vincent mi abbia sorpreso ed emozionato è troppo poco.
Fabrice Luchini, mon dieu, mi inchino davanti a tanta bravura; il suo giudice – pardon! – presidente della corte d’appello è semplicemente tridimensionale, a film finito ho avuto la sensazione che fosse uscita dalla stanza una persona reale. Quanto è delicato l’intreccio con la bellissima e matura giurata Ditte (Sidse Babett Knudsen), del come la bellezza si insinua dolcemente nella figura austera dell’uomo di legge tutto d’un pezzo, il tutto senza un solo briciolo di scontatezza. Quanto è stato bravo Vincent a inscenare spizzichi di La parola ai giurati cogliendo con leggerezza ma attenzione spunti dalla variegata contemporaneità francese. Ho adorato tutto di questo film, fatto con gran gusto, molto poco musicato, totalmente avulso dalle confezioni zuccherine e fasulle che cercano di abbindolare lo spettatore con gli specchietti della fotografia e i tocchi di presunta autorialità. C’est magnifique.

1 commento

  1. hartman / 7 Gennaio 2017

    così mi costringi a vederlo!!

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