Recensione su The Fountain - L'albero della vita

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Un film forse un pò troppo ambizioso ma visionario e poetico. / 16 Giugno 2018 in The Fountain - L'albero della vita

Film molto particolare, visivamente bellissimo e molto difficile da comprendere. Ho letto che la maggior parte della critica l’ha ridotto a brandelli, a me invece è piaciuto molto, l’ho trovato affascinante e coinvolgente, girato in modo superlativo, con una fotografia e una colonna sonora parecchio suggestive, degli ottimi effetti speciali e una sceneggiatura criptica ma che stimola la mente dello spettatore.
La recitazione di Hugh Jackman e di Rachel Weisz sono di altissimo livello(quella della Weisz particolarmente commovente).
Molti ci hanno visto solo l’esperienza metafisica mista a new-age(che alla maggioranza non è piaciuta), io ci ho visto un’intensa storia d’amore trattata con dolcezza e sensibilità e senza fastidiose e inutili melensaggini.
Aronofsky si conferma un regista talentuoso e fuori dagli schemi, originale nella realizzazione dei suoi film e in questo caso propositore di una storia d’amore talmente forte da andare oltre la morte.
Un’opera visionaria e poetica, forse un po’ troppo ambiziosa ma per me molto emozionante.

“I nostri corpi sono prigioni per le nostre anime. Il sangue e la pelle non sono che le sbarre del nostro confino ma non dovete temere, la carne è destinata a decomporsi, la morte trasforma tutto in cenere e così facendo libera l’anima del suo carceriere.”

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