Recensione su Lady Bird

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Da respirare a pieni polmoni / 31 Marzo 2018 in Lady Bird

Lady Bird non è una formula variata del passaggio turbolento tra l’adolescenza e la maturità ma questo non toglie che il film è particolarmente accattivante. Forse è proprio nella semplicità che si cela la formula vincente, per la scrittura di una sceneggiatura di ferro retta da personaggi appassionanti nella loro umile quotidianità. La curata profondità psicologica è data da minuzie che ci strappano un sorriso nostalgico, perché nelle gaffe dei protagonisti, nella loro testardaggine e inadeguatezza ritroviamo noi stessi, i nostri piccoli errori che ci hanno fatto crescere. Un curato racconto che prende a pieni polmoni dall’esperienza di vita e anche se in alcune scene eccede nell’esagerare situazioni tipiche, glielo perdoniamo facilmente, con tanto amore perché siamo grati di questo piccolo gioiello. Nessuna pretesa tecnicista, una regia quadrata, scandita da una calda illuminazione che impatta sul pallido viso della spigliata Saoirse Ronan. Il montaggio è pulitissimo e la fotografia assieme alla scenografia racconta sempre di più del necessario. Curato, curato e curato a dimostrare il piacere che c’è stato dietro al raccontare nient’altro che una vita comune, ma non per questo di minore dignità. Infine il rapporto con il cattolicesimo, molto interessante per la controtendenza rispetto quel cinema che con facilità critica la chiesa per ottenere facili consensi. La nostra protagonista invece pur trovandosi più volte in opposizione alle regole sociali, una comunità spiccatamente religiosa, non rinnegherà la semplicità delle proprie origini. Per riconquistare, dopo la scapigliatura, se stessa. Un film che consiglio specialmente ai coetanei di Lady Bird, in particolare per il forte messaggio che riesce a trasmettere. Una piacevole visione, magari vedere più film meno pretenziosi ma così completi!

7 commenti

  1. Stefania / 2 Aprile 2018

    Anch’io ho apprezzato tanto la semplicità di questa storia e l’ “onestà” con cui mette in scena i difetti dei suoi protagonisti (a cui, secondo me, ci si affeziona proprio per via della loro normalità e della loro natura inevitabilmente fallace: è facile ritrovarsi in Christine/Lady Bird, per esempio, perché le sue insicurezze e i suoi errori sono banali e condivisibili).

  2. Paolo R. / 2 Aprile 2018

    Felice di avere la tua approvazione. Anche perché vedo che qui sei di casa:)

    • Stefania / 3 Aprile 2018

      🙂 Sono uno degli admin del sito, ma, prima ancora, uno degli utenti di NientePopcorn.it. Io mi diverto un sacco, qui, e tu? 😉

  3. Paolo R. / 3 Aprile 2018

    Io sono in prova qui:) Mi sto guardando attorno e sto valutando cosa può offrirmi NientePopcorn. Sono uno studente universitario indirizzato nello studio della storia dell’arte, infatti non so quanto sarò attivo questo mese perché devo studiare, studiare e studiare:/ Dovrò sospendere la mia attività qua ma vedrò di tornare presto o comunque di mantenere un minimo di presenza;) Intanto che ci siamo allora la giro a te la domanda: cosa ti ha offerto NientePopcorn e cosa non offre (pregi e difetti, intendo)?

    • Stefania / 4 Aprile 2018

      Non sono la persona giusta a cui chiedere: sono trooooppo di parte, i difetti non li vedo 😀
      Battutacce a parte, brevemente ti dico che il sito è nato per soddisfare delle necessità (es. mi serve un “posto” in cui archiviare titoli, valutazioni, impressioni: quello che c’è in giro non ci piace, facciamolo come piace a noi).
      Bell’indirizzo storia dell’arte! 🙂

  4. Paolo R. / 5 Aprile 2018

    La parte “quello che c’è in giro non ci piace, facciamolo come piace a noi” mi ha divertito e conquistato:D Una buona causa!

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