9 Recensioni su

Lady Bird

/ 20177.0356 voti

Una piacevole sorpresa. / 4 Gennaio 2024 in Lady Bird

L’adolescenza di Christine, in arte Lady Bird, tra scelte universitarie, problemi in famiglia, le amicizie e i primi amori.
Veramente un film piacevole e mai noioso. Leggero come deve essere ma nello stesso tempo anche profondo dell’animo della ragazza. I mille problemi che girano nella sua testa come se il mondo fosse stato creato intorno a lei, come per ogni adolescente poi. La realtà della vita e il suo futuro.
Saoirse Ronan bravissima nel ruolo di Lady Bird.
“Solo perché una cosa sembra brutta, non vuol dire che sia moralmente sbagliata.”
Ad maiora!

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La formazione nello sviluppo della femminilità / 1 Luglio 2023 in Lady Bird

Lady Bird, diretto da Greta Gerwig, è un film straordinario che cattura l’essenza della giovinezza e dell’esplorazione della propria identità. Ambientato nella California dei primi anni 2000, il film segue il percorso di Christine “Lady Bird” McPherson, interpretata in modo brillante da Saoirse Ronan.

Lady Bird è un personaggio complesso e affascinante, pieno di ambizioni, sogni e desiderio di libertà. La performance di Saoirse Ronan è stupefacente, rendendo il personaggio vivido e reale. Ronan trasmette con maestria l’innocenza, la ribellione e la vulnerabilità di Lady Bird, creando un legame immediato con lo spettatore.

La regia di Greta Gerwig è delicata e autentica, riuscendo a creare un ritratto intimo e commovente dell’adolescenza. Il film esplora temi universali come l’amore, l’amicizia, la famiglia e il senso di appartenenza, trattandoli con una sensibilità unica. Gerwig ci regala una visione sincera e senza filtri della giovinezza, mostrando i suoi alti e bassi, le gioie e le delusioni.

Lady Bird è un’opera che riesce a toccare le corde del cuore, grazie a una sceneggiatura ben scritta e una serie di interpretazioni straordinarie. Il cast di supporto, tra cui Laurie Metcalf, Tracy Letts e Lucas Hedges, offre performance di grande intensità e profondità, arricchendo ulteriormente il tessuto narrativo del film.

In conclusione, Lady Bird è un vero e proprio capolavoro cinematografico. Greta Gerwig e Saoirse Ronan ci offrono un ritratto commovente dell’adolescenza, con una storia che risuona con chiunque si sia mai sentito un po’ smarrito nella ricerca di se stessi. Il film è un inno all’autenticità e alla forza dell’individualità, lasciando un’impronta indelebile nello spettatore.

Un film sull’identità, sull’alterità, sulla delusione e sulla fiducia, che vale assolutamente la pena vedere.

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Un film di esperienza di vita / 5 Marzo 2020 in Lady Bird

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ladybird rappresenta l’idea di come a me, personalmente, piacciono i film; quei film un po’ alla Little Miss Sunshine (che questo film in qualche modo me l’ha fatto ricordare), dal retrogusto, seppur solo apparente di film indipendente, con atmosfere un po’ surreali, originali, creative, con la giusta stravaganza, eppure allo stesso tempo così reali dove ti ci puoi rispecchiare, dove ti senti parte di loro e anche parte di ciò che vorresti essere.
Lady Bird narra la storia di Christine McPherson, in arte Lady Bird. Beh più che un nome d’arte e quello che lei sceglie come suo nome di battesimo, perché lei insomma non crede all’idea che i genitori scelgano i nomi dei figli perciò se ne è dato uno da sola. Come un uccellino che vuole spiccare il volo Lady Bird ha delle grandi ambizioni atte a farla volare via da Sacramento, una città che non ama e che trova noiosa, ma sopratutto volare via dal nido familiare dove risalta un rapporto conflittuale con la madre, un rapporto un po’ freddo e distaccato col fratello, ma un ottimo rapporto col padre.
Lady Bird è uno spaccato di vita adolescenziale dove gioie, delusioni e amarezze si incontrano nelle normali esperienze di ogni giovane adolescente, spaziando per le amicizie, i primi amori, le prime esperienze sessuali, il futuro, il lavoro, la famiglia, il denaro, le differenze sociali. Lady Bird parla di questo. Non è un film con idee originali tutto sommato, visto che tratta il reale e la quotidianità, ma nonostante questo risulta essere incredibilmente originale nelle mani della regista e sceneggiatrice Greta Gerwig che ha saputo modellare il film in base alle sue esperienze personali in maniera veramente creativa.
Una volta spiccato il volo, l’uccellino Lady Bird vola finalmente a New York per frequentare l’Università alla quale ambiva. Il sogno di lasciare il nido familiare e la città natale di Sacramento finalmente si realizzano eppure sente che le manca qualcosa. New York un po’ la spaventa, è sola, e la lontananza da casa, delle strade di Sacramento che conosceva a memoria, dei suoi negozi, delle sue case incomincia a sentirsi e ad assumere una nuova forma, più piacevole; così come la sua famiglia adesso che è lontana la sente più vicina. Lady Bird riscopre quindi il piacere di usare il nome che i suoi genitori le hanno dato, Christine, e allo stesso tempo riscopre una fede non intensa, ma che in qualche modo la fa sentire meglio e più vicina alle persone che le stanno più care.

Lady Bird è un film che mi aveva già stregato dalla locandina e dove Saoirse Ronan mi dà conferma di essere una delle mie attrici preferite, amore per lei nato dal film Amabili Resti.
Bellissima regia da parte di Greta Gerwig, e non da meno sono fotografia, costumi e colonna sonora. È tutto così coinvolgente che a fine film, come la protagonista senti nostalgia di Sacramento, delle sue strade, dei suoi negozi…

Onestamente il Premio di migliore sceneggiatura originale sarebbe stato più che meritato

Voto 7,5 che voglio arrotondare a 8

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“Ti è mai capitato di guidare per Sacramento” / 2 Marzo 2019 in Lady Bird

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Christine McPershon è una giovane adolescente, cresciuta in un ambiente improntato al cristianesimo ma aperto, in una famiglia segnata da ristrettezze economiche. “Lady Bird” è il nome che si è scelto, per recidere i legami con la sua famiglia e con il luogo di origine che sente alquanto stretto. Il rapporto con la madre, donna decisa da cui ha ereditato il carattere forte, è elemento portante del film, assieme alla voglia di evadere, dalla sua situazione, dalla sua città, dalle sue amicizie.
Madre e figlia formano una unione incrollabile, ma, entrambe forti, non riescono ad abbandonare le proprie posizioni per venirsi incontro. La somiglianza dei due caratteri è evidenziata dall’inizio alla fine del film: tra le prime scene, le due donne si commuovono ascoltando l’audiolibro di “Furore”, in auto; e nelle ultime scene, le due donne in sovrapposizione si alternano la scena, mentre Lady Bird ricorda la sua prima guida a Sacramento. Malgrado questa somiglianza, o proprio a causa di essa, la discussione fra le due è inevitabile: nella scena citata prima, dopo essersi entrambe commosse all’ascolto dell’audiolibro, esplodono in una accesa lite, mentre la madre ricorda alla figlia che, a causa della condizione economica non felice in cui versa la sua famiglia, sarà impossibile iscriversi in uno dei costosi college che vorrebbe scegliere Lady Bird.
Se il rapporto con la madre biologica è il primo elemento che salta all’occhio, lo stesso rapporto la protagonista intesse con la “madre terra”, con il luogo in cui è nata: Sacramento. Se ne vergogna, la rinnega, vuole scapparne per tutto il film: eppure, non può fare a meno di amarla – come le dice in una scena emblematica la suora sua professoressa: non puoi descrivere così bene un posto, come ha fatto Lady Bird in un tema, se non lo ami.
I due temi, qui tratteggiati, trascendono il particolare e toccano l’universale: è umano il desiderio di fuggire dai propri legami e dalla propria città, ma il vissuto ci lega inevitabilmente a essi. La vita si svolge identica a Sacramento come a New York, ci suggerisce la regista: è insensato credere in un altrove diverso, dove la “vera vita” viene vissuta.
Sebbene le due protagoniste fin qui descritte occupino la maggior parte della scena, spiccano per contrasto gli altri personaggi, fragili, con tanti problemi personali che danno un tocco di verità e tragicità al film.
Encomio speciale all’attrice protagonista, Saoirse Ronan, perfetta in questo ruolo; e alla sceneggiatura, che sebbene potesse cadere nel patetico, non lo fa, mescolando benissimo i registri della commedia, con ironia, e del dramma.

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Il film non spicca il volo (opinione personale) / 28 Gennaio 2019 in Lady Bird

Film particolare che ha avuto 5 nomination all’Oscar (un po’ sopravvalutato per i miei gusti).
Christine “Lady Bird” Mc Pherson (Saoirse Ronan) è una studentessa all’ultimo anno di Sacramento; dal carattere particolare (già il fatto che preferisca farsi chiamare Lady Bird piuttosto che col suo nome di battesimo), in continuo litigio con la madre Marion (Laurie Metcalf) mentre con il padre, un tipo placido e bonario, ha un buon rapporto.
Seguiamo Christine nelle sue amicizie, nei suoi amori e il film prosegue con qualche sorriso ma senza riuscire ad appassionarmi più di tanto; Christine vorrebbe andarsene da Sacramento e cerca, senza farlo sapere alla madre, qualche università sulla costa est degli Usa.
Nel resto del cast da citare Lucas Hedges (visto in Tre Manifesti a Ebbing, Missouri) e Timothee Chalamet (Chiamami con il tuo nome) nei panni degli amori di Lady Bird.

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Da respirare a pieni polmoni / 31 Marzo 2018 in Lady Bird

Lady Bird non è una formula variata del passaggio turbolento tra l’adolescenza e la maturità ma questo non toglie che il film è particolarmente accattivante. Forse è proprio nella semplicità che si cela la formula vincente, per la scrittura di una sceneggiatura di ferro retta da personaggi appassionanti nella loro umile quotidianità. La curata profondità psicologica è data da minuzie che ci strappano un sorriso nostalgico, perché nelle gaffe dei protagonisti, nella loro testardaggine e inadeguatezza ritroviamo noi stessi, i nostri piccoli errori che ci hanno fatto crescere. Un curato racconto che prende a pieni polmoni dall’esperienza di vita e anche se in alcune scene eccede nell’esagerare situazioni tipiche, glielo perdoniamo facilmente, con tanto amore perché siamo grati di questo piccolo gioiello. Nessuna pretesa tecnicista, una regia quadrata, scandita da una calda illuminazione che impatta sul pallido viso della spigliata Saoirse Ronan. Il montaggio è pulitissimo e la fotografia assieme alla scenografia racconta sempre di più del necessario. Curato, curato e curato a dimostrare il piacere che c’è stato dietro al raccontare nient’altro che una vita comune, ma non per questo di minore dignità. Infine il rapporto con il cattolicesimo, molto interessante per la controtendenza rispetto quel cinema che con facilità critica la chiesa per ottenere facili consensi. La nostra protagonista invece pur trovandosi più volte in opposizione alle regole sociali, una comunità spiccatamente religiosa, non rinnegherà la semplicità delle proprie origini. Per riconquistare, dopo la scapigliatura, se stessa. Un film che consiglio specialmente ai coetanei di Lady Bird, in particolare per il forte messaggio che riesce a trasmettere. Una piacevole visione, magari vedere più film meno pretenziosi ma così completi!

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La Mini-Me della Gerwig / 5 Marzo 2018 in Lady Bird

(Sette stelline e mezza)

Guardando Saoirse Ronan in Lady Bird, non ho potuto fare a meno di considerare l’attrice irlandese come una specie di Mini-Me di Greta Gerwig. Non solo perché la protagonista del primo film da regista della Gerwig è nata e cresciuta a Sacramento, come lei, e non solo perché i genitori di Lady Bird sono un’infermiera e un consulente finanziario, come i suoi.
La Ronan è esattamente il modellino della Gerwig, perlomeno di quella che ho conosciuto soprattutto attraverso i film di Noah Baumbach. La ricorda tanto nelle reazioni inaspettate ed esasperate, nei gesti, negli sguardi, nei voli pindarici e, soprattutto, nella originale bellezza, che a me è sempre sembrata un po’ punk.
Nonostante ciò, la Ronan non imita semplicemente la Gerwig e non le è solo somigliante: in questo film, ne è diventata la proiezione, anzi la eiezione, come se la regista avesse espulso un piccolo bolo con le sue sembianze e con quelli che immagino siano i suoi ricordi.

Lady Bird non è un film impeccabile, né particolarmente originale nei temi, ma è un buon film che si fa forza di una serie di ottimi attori e di un’accurata definizione dei personaggi e del contesto.
Si tratta di un film che fa sorridere con semplicità, soprattutto nella descrizione della scuola cattolica, dell’ingenua e sensibile amica della protagonista, delle reazioni dei singoli soggetti alle varie situazioni.
Il rapporto madre-figlia è il vero perno del racconto ed è sviscerato molto bene, con le sue strane contraddizioni, i detti e i non-detti, l’odio-amore folle che unisce e allontana la protagonista e la mamma ossessionata dal risparmio.

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Coccinella / 13 Febbraio 2018 in Lady Bird

Christine è una ragazzina un po’ particolare, non ama il suo nome e preferisce farsi chiamare Lady Bird, Scelta singolare che mette in luce
fin dall’inizio l’originalità della protagonista, e anche un certo bisogno di attenzione e di autoaffermazione. Ambientata durante ‘ultimo anno di liceo, la trama si evolve attraverso avvenimenti tutto sommato abbastanza banali, il primo ragazzo, il secondo, la migliore amica, i pessimi voti in matematica…. quello che è singolare in questo film innanzitutto è la sua protagonista, interpretata da Saoirse Ronan, perfetta per la parte di una ragazza tanto comune quanto particolare. Ma è soprattutto la regia che mi ha colpito, una regia diretta da una donna che ci racconta il mondo femminile solo come una donna può fare. E lo fa attraverso la rappresentazione della ragazzina, ossia la personalità fragile dell’a donna in trasformazione, indecisa, insicura, imperfetta e incompleta. Lady Bird sfoglia le riviste e si chiede perché non è come le ragazze in copertina, litiga con la madre perché non si sente sostenuta, eppure non appena si allontana viene colta dalla nostalgia, si offende se non viene scelta come protagonista per il teatro, litiga con la migliore amica…
Tutto già sentito, tutto rivisitato alla luce di un realismo che non vuole idealizzare nessuno anzi, vuole analizzare qualcuno.
E l’analisi di ogni aspetto della personalità umana, non è forse uno dei principi fondanti dell’arte cinematografica?

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Un’opera prima dilettevole, irriverente e profonda. / 15 Gennaio 2018 in Lady Bird

Nel suo convenzionalismo, legato generalmente a quel ”coming of age story,” così radicato nel contesto figurativo e culturale statunitense ( e non solo ), Lady Bird riesce ( soprattutto in virtù delle sue nuance indie ) a imporsi come opera originale.
Greta Gerwig tratteggia un gap generazionale che ha il suo epicentro nell’intimo e tumultuoso rapporto tra una madre e la figlia ( Laurie Metcalf e Saoirse Ronan eccezionali ), realizzando quasi un’opera cosmopolita, globale, eppure” déraciné”, nel suo volersi rapportare con altre abitudini e costumi ( da qui l’importanza dell’ambito territoriale, mai veramente marcato, ma romanticamente impresso come appendice ).
Un’opera prima dilettevole, irriverente e profonda.

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