Recensione su La grande bellezza

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6 Giugno 2013

Sorrentino (finora almeno)non ha mai fatto ed è pure probabile che ( forse ) non farà mai un capolavoro dato che con questo suo film non ha centrato l’opera imprescindibile…detto ciò abbiamo potuto vederci la pellicola con occhi scevri da pregiudizi così da poterne da gustare l’interseca bellezza autoriale che il regista italiano regala generosamente in ogni sequenza tanto da ricordarci il cinema di Luchino Visconti per l’impeccabile composizione formale e pure per un certo gusto decadente che rimanda ( perché no?) a un capolavoro come “Morte a Venezia”
Chi s’accontenta gode…e io lo feci.

È tutta la vita che suoni lo stesso disco.
E ora di cambiare.
Nel dolce naufragar del mio tormento assaporo questi attimi prima che il sonno mi colga
“nausea nausea nausea” è citando il maestro che posso ripensare alle vite passate di tutti gli esseri umani che sono stati accanto a me…
compagni di un viaggio non ancora finito sentinelle di una prigione dell’anima che risplende nonostante tutto…
vago nei ricordi sentendomi in colpa col passato fatto di fallimenti che pesano come fardelli sulle spalle tant’è che quasi cado in ginocchio prostrato mio malgrado…ma a differenza del nazareno nessuno mi aiuta a rialzarmi per portare con me la croce e quasi rido al pensiero della via crucis che mi meritatamente mi spetta dato il mio cammino percorso che mi ha portato dinanzi ai miei peccati riducendomi nello stato di accusato trovandosi dinanzi a questa corte di cortigiani appiedati come me dalla vita vissuta scialacquando ogni sorta di bene prezioso agli occhi degli altri ma non ai miei che ignari credevano di aver visto tutto […]
ora vedo riflesso nel mio io il loro giudizio…colpevole !
Le loro voci le ascolto come se l’eco non esistesse …
adesso vedendo la luce come se fosse giorno quasi mi aspetto d’incontrarli di nuovo
fantasmi dell’inconscio , spettri inquieti che vagano tra le pareti di casa […]
IO ESISTO
Ma nessuno mi ascolta […]

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