Recensione su J. Edgar

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5 Settembre 2014

Il film ha il suo punto di forza nel come ritrae un uomo che mente persino a se stesso, ingrandendo il proprio ruolo, piegando la legge fino al ricatto più bieco, ma sempre conservando la coscienza sicura di essere nel giusto. Dove invece risulta poco convincente è nel rapporto di sudditanza che Hoover ha con la madre e nell’amore omosessuale mai consumato con l’agente Tolson: qui in entrambi i casi si finisce pesantemente sul clichés più frusto, e né la recitazione un po’ sopra le righe della pur brava Dench, né la prova invece disastrosa di Armie Hammer aiutano. Più interessante il rapporto ambiguo con la segretaria Helen Gandy, che forse andava esplorato un po’ più a fondo. Impressionante il make-up con cui DiCaprio viene efficacemente invecchiato di 40 anni.

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