Recensione su It

/ 20176.8355 voti

più che soddisfacente / 23 Ottobre 2017 in It

chiunque abbia precedentemente visto la miniserie anni 90 tratta dal romanzo di stephen king non può negare l’evidente, netto miglioramento della resa cinematografica. a seguito dell’ennesimo spostamento in avanti della storia (dai primi anni 50 del romanzo ai tardi ottanta del film di Muschietti) le licenze del regista non sono poche ma lo spirito della storia mi sembra rispettato. grandemente inquietante l’iconico Pennywise, benchè diverso per aspetto e contegno dal clown proposto da tim curry negli anni novanta, sicuramente più ironico. questo it si attesta invece su un registro più cupo e disturbante: una specie di follia maligna è costantemente avvertita durante le apparizioni del clown e le sue spiritonaggi si avvertono sempre false e calcolate in base alla necessità d’ingannare la povera vittima di turno, laddove curry sembrava divertirsi nel giocare con lo spettatore prima che con “il pasto”. per il resto i giovani attori protagonisti sono scafati e navigati come e più di tanti adulti colleghi, sufficientemente affiatati e convincenti. l’orrore in senso stretto latita, invece. personalmente non me lo aspettavo nemmeno quindi non posso dire di essere delusa. quello che mi è mancato è stata piuttosto la rappresentazione della latitanza degli adulti nel dramma di derry. la cittadina, come protagonista altra degli umani, era fondamentale ai fini dello sviluppo della storia. l’indifferenza dei grandi, la loro malevola pervicacia nel negare l’esistenza di It è parte integrante dell’orrore vissuto dai ragazzi che per la prima volta si trovano a fronteggiare da soli il male, quasi fosse un biglietto da pagare per entrare a far parte del circo degli adulti. a parte la scena iniziale del rapimento di georgie, con la vicina che nota l’anormalità del fatto ma sceglie deliberatamente di voltarsi dall’altra parte, non ci sono ulteriori sostanziali riferimenti a questo importante aspetto della trama. peccato perchè l’inizio lasciava ben sperare in tal senso. in fin della fiera, insomma, aspetto il resto della storia (previsto fra un campa cavallo anno solare) decisamente ben disposta.

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