Recensione su Il Petroliere

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Il Petroliere / 5 Gennaio 2013 in Il Petroliere

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il Petroliere .
Regia di Paul Thomas Anderson, ispiratosi al romanzo “oil”, il film in lingua originale prende il nome de There will be blood e si basa sulla vita di Daniel Plainview, magnate petrolifero.
Egli non nasce ricco ma lo diventerà in seguito. Infatti dopo un periodo da “cacciaotore d’argento”, la sua carriera e la sua vita avranno un salto di qualità. Diventa quello che sembrerebbe un buon padre di famiglia, legato alle tradizioni, appartenente a ogni religione e a nessuna in particolare, uno che vive a contatto con i suoi lavorator, garante del pane e dei servizi basilari, il difensore dell’istruzione e dei bambini.

“Ladies and Gentlemen, I’ve traveled over half our state to get here this evening”, eccole le sue parole quando si presenta ai possibili lavoratori.
Un buon uomo, a quanto pare, ma la sua caratteristica è di mascherare diffidenza, l’odio accumulato negli anni, arroganza, invidia nel successo altrui, competività fino alla nausea, con un’apparente umanità, normalità.
Il fatto è che non esiterà ad usare il bel faccino del figlioletto per acquisire i territori sotto i quali scorre l’oro nero. Egli è dedito solo al lavoro e allo slancio vitale che gli ha garantito il successo. Purtroppo tutto ciò ha un prezzo carissimo, sacrificherà tutto e tutti, arriverà a misconoscere addirittura il figlio e rimarrà completamente solo, certo è che prima si vendicherà di un pretuccio da strapazzo, un falso profeta, arrivista ed arrogante .

Non che lo stesso Daniel sia da meno..

Note del Don
Vincitore del Premio Oscar al miglior attore protagonista (Daniel Day-Lewis) e alla migliore fotografia, una nomination al Premio César e al David di Donatello come Miglior film straniero a Paul Thomas Anderson, il film ha una buonissima colonna sonora di Jonny Greenwood che però non mi ha proprio convinto, quello che mi convince sempre di più è il mitico Daniel Day Lewis (per chi fosse stato in coma negli ultimi anni: il macellaio di Gangs of New York ma non solo) come interessante ho trovato il rapporto padre-figlio tra conflitto e amore apparente.

DonMax

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