7 Gennaio 2014
Il cinema di Leconte é di una salutare lentezza, affascina con il suo incedere pacato. Fa parte di quel cinema d’autore che si fa apprezzare senza strafare.
Il marito della parrucchiera é una storia drammatica, sensuale e insieme tenera, di una sincera quotidianità. Dai desideri fanciulleschi, quell’erotismo felliniano onirico e genuino, alla matura consapevolezza delle passioni. L’amore puro, nella sua semplicità, nell’incedere del quotidiano, che sfocia nella folle tragedia derivante dalla paura di soffrire.
Bravissimi i due attori protagonisti, la Galiena e Rochefort, che, semplicemente, si lasciano andare e brillano di luce propria.
Una favola passionale dall’inutile esito tragico, come solo un cineasta della (migliore) tradizione francese avrebbe potuto partorirla.
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