A Beautiful Day: You Were Never Really Here

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A Beautiful Day: You Were Never Really Here

Un veterano di guerra tenta di strappare alcuni giovani donne a un giro di sfruttamento sessuale. Ma la violenza, a cui pure è abituato e a cui sembra essere diventato insensibile, lo risucchierà pericolosamente.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: You Were Never Really Here
Attori principali: Joaquin Phoenix, Judith Roberts, Ekaterina Samsonov, John Doman, Alex Manette, Dante Pereira-Olson, Alessandro Nivola, Larry Canady, Vinicius Damasceno, Neo Randall, Frank Pando, Edward Latham, Claire Hsu, Denis Ozer, Tia-Sophia Begh, Lucy Lan Luo, Annie Mac-Yang, Lilian Tsang, He Mengqi, Rose De Vera, Tian-Lan Chaudhry, Ryan Martin Brown, Ace Ramsey, Silvia Pena, Jason Babinsky, Jonathan Wilde, Ronan Summers, Kate Easton, Scott Price, Novella Nelson, Madison Arnold, Leigh Dunham, Joseph Anthony Jerez, Jalina Mercado, Sophie Piedras, Christian Reeve, Oleg Ossayenko, Cristina Dohmen, Mostra tutti

Regia: Lynne Ramsay
Sceneggiatura/Autore: Lynne Ramsay
Colonna sonora: Jonny Greenwood
Fotografia: Thomas Townend
Costumi: Malgosia Turzanska
Produttore: Rosa Attab, Pascal Caucheteux, Rose Garnett, Lynne Ramsay, James Wilson, Jonathan Ames, Rebecca O'Brien, Ben Roberts, Lizzie Francke, Sue Bruce-Smith
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 89 minuti

Dove vedere in streaming A Beautiful Day: You Were Never Really Here

il voto sarebbe un 6.5 / 15 Maggio 2020 in A Beautiful Day: You Were Never Really Here

Discreto film drammatico, una sorta di Taxi Driver del 21° secolo.
Joe (Joaquin Phoenix premiato a Cannes per questa interpretazione) è un veterano di guerra disturbato sia per i traumi del conflitto che per abusi subiti da piccolo. Si prende cura dell’anziana madre e ammazza il tempo facendo il mercenario per incarichi pericolosi. L’ultimo di questi lo deve portare a liberare l’adolescente figlia di un politico, Nina,
trascinata nel giro della prostituzione minorile.
Inizio leggermente disturbante dove sembra quasi di entrare nella mente di Joe con qualche ricordo/flashback del padre e della guerra; Joe è quasi sull’orlo del suicidio dove solo l’occuparsi della madre sembra distoglierlo da quell’impulso.
L’incontro con Nina, un’altra anima persa, potrà essere l’occasione di una nuova vita; alcune scelte particolari come l’irruzione di Joe nel bordello dove è tenuta Nina, le inquadrature sono fatte attraverso le telecamere di sicurezza, quasi a prendere distanza dalla violenza di Joe (armato di martello) nei confronti delle persone che trova in quell’edificio.

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il magnifico Phoenix / 30 Aprile 2020 in A Beautiful Day: You Were Never Really Here

Dopo il bellissimo e disturbante “…e ora parliamo di Kevin”, la regista scozzese fa di nuovo centro con questo film onirico e asciutto. Onirico, per l’incedere del protagonista, un magnifico Joaquin Phoenix, in parte come sempre, che nel suo percorso di redenzione come veterano di guerra, si muove nel marciume della prostituzione e degli abusi su giovani donne, coadiuvato da continui flashback che cercano di mostrare la sofferenza della sua anima. Asciutto perche’ il protagonista, incede nel suo percorso di redenzione, con fare brutale e risolutivo, senza fronzoli e ripensamenti, cercando nella salvezza della ragazza un modo di salvare anche se stesso.

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Joaquin Phoenix was definitely here. / 21 Ottobre 2019 in A Beautiful Day: You Were Never Really Here

Una meraviglia di pellicola, magistrale in tutte le sue forme.
Mi fa rabbia averlo scoperto solo adesso, è un gran peccato che lavori del genere non abbiano la possibilità di essere ampiamente pubblicizzati e distribuiti – nonostante i due premi al Festival di Cannes.
Ramsay ha una mano davvero particolare sulla macchina da presa e sul modo di gestire la storia, e Phoenix è talmente bravo a diventare il personaggio che ormai lo definisco l’attore invisibile. In questo senso l’attore e la registra sono complementari, dando vita a una storia che scivola via, creando un qualcosa che viene percepito come un fatto di cronaca.
Sono in una fase di binge della sua filmografia e onestamente non potrei chiedere di meglio 😛

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Ombre e dolori / 13 Aprile 2018 in A Beautiful Day: You Were Never Really Here

Il nuovo dramma suburbano di Lynne Ramsay si muove su tematiche ben precise ( infanzia negata, violenza, coercizione ), delineando, nello specifico, una psicologia complessa e articolata dei personaggi. Riverberi acuti di una sofferenza intrisa di memoria e dolore.
La Ramsay, appunto, si muove in un labirinto di redenzione e rimorso, dove la regressione alla ferinità è quasi un istinto di sopravvivenza, che ti lacera, però, nel profondo.
La regista scozzese, tramite il suo caratterista principale ( un Joaquin Phoenix in un perenne stato di grazia ), non lascia orme del suo passaggio, come se la cinepresa si limitasse solo a sfumarlo. Eppure, vi è una gran cura per i particolari, che graffiano la superficie astratta dello sguardo, non levigandone gli irti tratti.
Vi sono indubbiamente forti richiami a lavori come Drive o Leon, ma con minori ( anzi assenti ) iridescenze pop da parte del primo ( a dispetto di un formalismo più cupo ), e differenti elementi comportamentali con il personaggio del secondo, che non sublimano o caratterizzano la pellicola quanto l’insita capacità di identificarne e sfrondarne le afflizioni.

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