Recensione su I bambini sanno

/ 20157.331 voti

I bambini ci guardano / 8 Luglio 2018 in I bambini sanno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Con tatto e sensibilità, Walter Veltroni ha intervistato quasi quaranta bambini italiani di età compresa fra i 7 e i 13 anni, facendogli domande semplici ma precise su religione, famiglia, società, hobby, passioni, visione del mondo e del futuro.
Ho avuto l’impressione che a molti dei bambini intervistati non fosse mai stato domandato nulla del genere, e che, insomma, nessuno, fino a quel momento, li avesse ritenuti pronti ad affrontare argomenti così complessi.

Il documentario, invece, mostra quanto e come i bambini assorbano e rielaborino costantemente gli stimoli e le informazioni che ricevono all’interno del contesto in cui vivono. Spesso, i bambini tacciono, ma, come dice il titolo del film, sanno e non restano indifferenti a ciò che gli adulti e i coetanei fanno/non fanno o dicono/non dicono, rapportandosi a loro e fra loro.
Tenere a mente che i bambini sono esseri coscienti e senzienti e che non sono solo un’estensione passiva dei genitori o dei tutori non è una cosa da dare per scontata, ma, spesso, è facile dimenticarsene. Troppo spesso, i bambini sono considerati solo creature a cui impartire ordini, su cui scaricare aspettative e frustrazioni, di cui non vengono rispettate l’identità e la sensibilità.
I bambini ci guardano, ci imitano, in positivo e in negativo: penso che, sia che si tratti di nostri figli o meno, tutti abbiamo il dovere di rispettarli, non solo riservando l’adeguata attenzione ai loro bisogni materiali, ma anche mostrandoci, coi fatti, come esempi gentili, onesti, edificanti, ispiratori.

Il film, che fa sorridere e stringere un po’ il cuore in più occasioni, si conclude con l’intervista a un bambino rom che sembra riassumere in sé tutto il disincanto e la dolorosa bellezza di un’età dolce eppure difficile come l’infanzia. Il finale sembra richiamare addirittura quello de I 400 colpi di Truffaut, che, a questo punto, ritengo abbia rappresentato uno dei modelli del progetto di Veltroni.

Lascia un commento