Recensione su Hereafter

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Il voto sarebbe un 6.5 / 29 Dicembre 2021 in Hereafter

Discreto film di Clint Eastwood, un po’ inferiore rispetto ad altri suoi capolavori.
Tre storie segnate dalla sofferenza si intrecciano.
In India la giornalista francese Marie Lelay (Cecile de France) viene investita da uno tsunami; estratta dall’acqua senza vita, ha un’espererienza di pre-morte e viene rianimata per miracolo.
A San Francisco l’operaio George (Matt Damon) è un sensitivo capace di comunicare con i morti che però ha “rinunciato” al suo dono perchè vissuto come una condanna.
A Londra Marcus e il fratello gemello Jason vivono con la madre tossica e alcolizzata; un giorno però Jason muore in un incidente stradale e Marcus fatica a riprendersi dal trauma.
Le storie inizialmente scorrono parallele ma finiranno inevitabilmente per intrecciarsi; stavolta Clint Eastwood affronta il tema della morte e in particolare si interroga sull’eterna domanda: “Cosa c’è dopo la morte?”. Il film è interessante, più le vicende di George e Marcus, un po’ meno quella di Marie che continua a ripensare a quello che le è successo.
Invece George frequenta un corso di cucina dove conosce la bella Melanie (Bryce Dallas Howard) ma il suo “dono” rischia di rovinare la storia. Interessante la vicenda di Marcus, che con il fratello cercava di “salvare” la madre dagli assistenti sociali e quando sembra che ci sia una svolta positiva, ecco la tragedia che lo fa ripiombare nel baratro.
Nel resto del cast da citare Jay Mohr nei panni di Billy, il fratello di George.

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