Recensione su Euforia

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La buona sensibilità della Golino-regista / 30 Marzo 2023 in Euforia

Al secondo lungometraggio dietro la macchina da presa, dopo “Miele” (2013), Valeria Golino si conferma una regista dalla tecnica misurata, un’autrice dotata di una buona sensibilità e interessata a raccontare su schermo storie e personaggi sfaccettati e contraddittori.

Euforia è un dramma famigliare che parla di ostacoli e tentativi di ricongiungimento.
Nel complesso, grazie anche alle valide interpretazioni degli attori (Mastandrea, Scamarcio), il film lavora per rendere umani e simpatici i suoi protagonisti, anche quando questi sono apertamente fallaci e occasionalmente sgradevoli.
Nel complesso, il soggetto del film e il modo in cui è stato sviluppato non sono originali e non aggiungono nulla al “filone” tematico, ma, a conti fatti, la resa ultima è apprezzabile.
Il film ha il grosso demerito di insistere su alcuni dettagli di contorno che non incidono in nessun modo sulla storyline principale (vedi, per esempio, il personaggio di Valentina Cervi e le sequenze correlate, o, a voler essere ancora più pignola, la lunga sequenza introduttiva).
Infine, dal punto di vista narrativo, la storia si risolverebbe/si compirebbe in meno tempo, rispetto al minutaggio finale, che, quindi, risulta leggermente eccessivo.

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