2 Gennaio 2013
Ayer e il genere poliziesco vanno d’amore e d’accordo. Dopo aver scritto Training Day e diretto Harsh Times, David Ayer trova il modo di compiere un passo in avanti e confeziona la versione documentaristica di un film d’azione incentrato su due agenti di polizia e sul difficile lavoro di pattugliamento dei quartieri più malfamati di Los Angeles.
Lo stile documentaristico è una scelta azzeccata, un pò come lo era stata per Redacted di De Palma, somministra la giusta dose di realismo e si adatta bene al miscuglio di ironia e violenza che permea il film.
L’impianto è solido e gli attori molto bravi (Gyllenhall è una conferma ma Pena è stato molto convincente).
Sicuramente da vedere.
stavo commentando la mia rece quando mi sono accorto della tua,@enrico.
non la trovi prorpio scialba e sgonfia la tua?
cioé, non analizzi niente del film, nn dai spunti su cui riflettere. ti limiti a dire se un attore ti è piaciuto a a dare il giudizietto moralino per vaticinare il film…
boh, che senso ha, caro?
vogliamo parlare del “senso” del tuo commento?
hai voglia di litigare con qualcuno?
potresti NON farlo qui (e con qui intendo nientepopcorn.it).
Il giudizietto moralino di solito è la mia parte preferita…non riesco proprio a farne a meno.
Quanto al resto, sono d’accordo con te. Il fatto è che leggendo le tue non trovo una particolare illuminazione, per cui tutto questo chiacchiericcio e questo reciproco punzecchiarsi che senso ha?