Recensione su Che - L'Argentino

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Il medico della guerriglia / 17 Maggio 2018 in Che - L'Argentino

Mi è piaciuto particolarmente questo ritratto del Che firmato da Soderbergh, in primis per l’interpretazione maiuscola (e in qualche modo definitiva) di Benicio Del Toro, giustamente premiato a Cannes, ma poi anche per come è stato montato e diretto. C’è l’alternanza cromatica che aveva fatto la fortuna di Traffic, a sottolineare visivamente due differenti piani narrativi: stavolta un bianco e nero molto contrastato per l’epoca più recente (gli anni ’60, discorsi di Guevara alle Nazioni Unite) e i colori per la storia di formazione, gli anni ’50 e la Revolucion cubana. Bellissime le sequenze di battaglia, dove emerge un tratto più umano e meno mitologico del Comandante, con tutte le sue limitazioni fisiche (era asmatico) e la sua formazione più medica che militare. Ottimo anche Demián Bichir nei panni di un giovane e determinato Fidel Castro. Semplice ed efficace la colonna sonora di Alberto Iglesias.

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