Recensione su Calvaire

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Disturbante / 30 Aprile 2013 in Calvaire

Ho appena concluso questo film, e la sensazione di disagio che mi ha lasciato è forte, simile a quella di “Martyrs”, ma senza aver avuto il bisogno di distogliere ogni due minuti gli occhi dallo schermo.
Non ho molto altro da dire. Online ho notato uno schierarsi netto a favore o contro questo film. Effettivamente ci sono diverse scene la cui presenza può essere considerata illogica, o che possono essere apprezzate per l’inquietudine che trasmettono. Senza mostrare né sangue (o quasi), né mutilazioni od efferate violenze.
La recitazione è piacevole, e questa combinata ai dialoghi riesce a far provare empatia verso quelli che, di base, sarebbero i “cattivi” della storia, fino a farli percepire quasi più vittime che aggressori, prodotti di una mascolinità che non trova il suo equilibrio in assenza della controparte femminile.

2 commenti

  1. yorick / 30 Aprile 2013

    Hai ragione, il film si basa sul disagio. Quando lo guardai, per la prima volta, mi destabilizzò parecchio. E sarebbe stato un gran film, non c’è dubbio, ma non mi piacque granché l’assenza di una trama plausibile e, attraverso anche alcuni passaggi secondo me troppo forzati, mi era parso come un film che giocasse solo la carta della destabilizzazione dello spettatore. Ho dovuto riguardarlo, per apprezzarlo meglio, ma la sensazione che mancasse qualcosa, una verosimiglianza o una causalità possibile in grado di rendere il film davvero destabilizzante perché, appunto, probabile, non mi ha fatto scattare la molla che, invece, un film come “Martyrs” mi ha fatto scattare.

    • chrisboone / 30 Aprile 2013

      sicuramente è un film imperfetto, soprattutto come dici tu non ha una storia verosimile, per quanto non la ritenga una caratteristica sempre essenziale. Però penso che l’ora e mezza che richiede sia ben investita 🙂

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