Recensione su Annabelle

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Copia che ti ricopia… / 17 Settembre 2016 in Annabelle

Ineccepibile dal punto di vista scenografico, il film di Leonetti mostra diverse pecche, a partire da una storia che perde interesse già dopo la prima mezz’ora, che diventa una scopiazzatura di vari altri film(“The Conjuring”, “Insidious” e “Rosemary.s baby”…tra l’altro, riguardo quest’ultimo, c’è una scena che ricorda il massacro della moglie del regista Roman Polanski, la bellissima attrice Sharon Tate, uccisa da un gruppo di fanatici satanisti).
La coppia protagonista è piuttosto anonima, così come i due comprimari, l’immancabile sacerdote e la bibliotecaria.
In sostanza un film privo di spessore, pieno di cliché ereditati da un filone che ormai ha esaurito ogni sua cartuccia.
Da salvare solo poche scene, come quella del seminterrato.

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