Recensione su Mother

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14 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La madre del titolo è senza nome, e ha un figlio scemo, un ometto tutto speciale, di nome Do, o qualcosa di simile. Che è scemo ma innocuo. Succede che viene uccisa una sedicenne, e tutti gli indizi portano a Do, che viene incarcerato. Convinta dell’innocenza del figlio, la madre inizia, prima goffamente poi sempre con maggiore precisione, le sue indagini personali. Vengono a galla tutta una serie di verità, che raccontano una società malata di sesso, ma anche del fatto che era stato effettivamente Do. Quando trova l’unico testimone scopre questa verità, si dispera e fa poi quello che ogni brava madre farebbe. Lo uccide. Do è scarceratoHappy ending?

Il rapporto madre-figlio è più simbiotico che mai, in questa rappresentazione di un figlio che non sa esistere senza la madre e di una madre pronta a uccidere per il figlio. Da dire che il film decolla decisamente da metà in poi, ovvero da quando la madre smette di lasciarsi trascinare dalla furia degli eventi illogici che le hanno strappato Do e comincia a determinarli. É una storia di povera gente che si ammazza a vicenda, è dura e terribile e, di nuovo, triste; e bella.

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