Recensione su Platoon

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18 Ottobre 2012

L’orrore e l’insensatezza della guerra e degli illusori propositi patriottici.
La violenza che genera violenza, in un circolo vizioso che non lascia scampo e che porta all’annientamento.
La bestialità degli uomini, la bassezza dei loro istinti in situazioni disumane come le guerre.
I temi di Platoon sono ben delineati e colpiscono a fondo. Di sicuro si tratta di uno dei film piú polemici sulla guerra, almeno fino ad allora.
Memorabili alcune scene, come la morte di Elias, richiamata nella locandina e ripresa nel finale quando, dopo una sanguinosissima battaglia che ha decimato americani e vietcong, è di nuovo ora di ricominciare a combattere. Il gesto con cui un soldato rimasto sul campo di battaglia saluta i feriti trasportati via in elicottero, ricorda proprio quello del sergente Elias (un grandissimo Willem Dafoe), quasi come a significare che tra restare sul campo di battaglia e morire non vi è alcuna differenza.
Buona regia di Oliver Stone il cui merito maggiore è peró la scelta della colonna sonora: l’adagio for string di Samuel Barber si adatta alla perfezione, infondendo la giusta dose di cupo fatalismo nell’accompagnare le scene di guerra.

1 commento

  1. paolodelventosoest / 18 Ottobre 2012

    D’accordo su tutto. Bella recensione! 🙂

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