Recensione su Robin Hood

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A. A. A Cercasi Ridley Scott disperatamente / 10 Febbraio 2019 in Robin Hood

A.A.A. cercasi Ridley Scott disperatamente(tanto per parafrasare un film del 1986 come protagonista Madonna).
Anche questa volta sono rimasta delusa da Scott, chiunque mi conosca sa quanto lo stimi, quanto sia indissolubilmente legata ad alcuni suoi film(Blade Runner, I Duellanti e Thelma e Louise su tutti), quanto lo ritenga uno dei registi più dotati, ma da un paio di anni a questa parte non è più lui, è caduto in un baratro senza fine dal quale è ormai impossibile per lui risollevarsi.
L’idea di trattare la vera origine del mito dell’arciere di Sherwood l’ho trovata molto interessante ma il modo in cui è stato trattato non ha di certo, come si suol dire, incontrato il mio favore.
L’ho trovato un film eccessivamente pesante(confesso che ho impiegato tre giorni per vederlo tutto a causa di un incipiente sonno che mi rapiva tutte le volte) e, cosa ancor più grave, mi è sembrato di vedere la copia(fatta neanche tanto bene) di uno dei suoi maggiori successi, “Il gladiatore”.
Anche il personaggio di Crowe, un Crowe fuori fase e imbolsito a dismisura, lontano anni luce dall’eleganza e raffinatezza di Costner, mi è sembrato nient’altro che il clone del generale Massimo.
L’unico personaggio degno di nota è la Marian della Blanchett, brava si, ma non all’altezza delle sue capacità.
A questo punto mi domando: ma ce n’era bisogno? Avevamo bisogno dell’ennesima rivisitazione del mito dell’arciere di Sherwood? Non era bastata l’ottima trasposizione di Reynolds?
Altro passo falso per Ridley Scott e mi chiedo se riuscirà mai più a risollevarsi.

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