Recensione su Stick it - Sfida e conquista

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Inno all’anti-sport + commedia da teenagers: disastro / 12 Giugno 2017 in Stick it - Sfida e conquista

Una ragazza odiosissima (interpretata dalla seppur passabile Missy Peregrym) un tempo era alle finali mondiali di ginnastica artistica ma si rifiutò di partecipare ed è odiata dall’America o qualcosa del genere (onestamente, manco fosse qualcuno della NBA o della NFL..). A un tratto, ormai ritirata ma sempre giovanissima, gli tocca smettere di fare la sua vita tutta divertimento e casino e tornare ad allenarsi. Qui trova personaggi scontati e piatti che ti aspetti da una commedia del genere: chi la odia, chi è sfigato, l’underdog, e, soprattutto il coach che la motiverà (Jeff Bridges, ovviamente ho visto il film perché sapevo che c’era l’ex Lebowski, ma a poco è servita la sua presenza purtroppo). E niente, tra battute pessime e vari allenamenti si arriva alle qualificazioni alle olimpiadi e succede l'”anti-sport” del titolo. Ok, magari le decisioni dei giudici sono sbagliate e favoriscono la gente sbagliata, ma se così fosse, credo che sarebbe “divertente” vedere, per qualsivoglia controverse decisioni, una partita di calcio nella quale il Real Madrid si fa volutamente asfaltare dal Rayo Vallecano, un match di MMA nel quale Lesnar si fa volutamente mettere k.o. da Frank Mir, o una gara di F1 nella quale Mercedes e Ferrari si fanno da parte lanciando Sauber ed Haas a lottare per il titolo. Certo, molto credibile. State tranquilli che così non mi avete fatto di certo amare questo sport. Perché a me per esempio non piace il football americano, ma nel mondo del cinema è quasi sempre trattato in modo coinvolgente, spettacolare e, soprattutto, la redenzione tramite lo sport si sente. Qui si salva giusto la protagonista (anche se cristo quanto è odiosa, siamo al limite) e Jeff Bridges, che per fortuna qualche anno più tardi si prenderà un meritato Oscar per un film decisamente più bello.

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