Recensione su Almanya - La mia famiglia va in Germania

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Gli manca il quid / 31 Marzo 2012 in Almanya - La mia famiglia va in Germania

Commedia formato famiglia, gradevole, simpatica, ma che manca di spessore e non lascia il segno.

4 commenti

  1. Stefania / 17 Luglio 2013

    Esatto: manca di motivazioni vere e proprie, di spessore e di caratterizzazioni capaci. I personaggi sembrano fare di tutto per risultare “simpatici”, non c’è conflitto narrativo (e neppure generazionale, eppure in una famiglia tanto “variegata” mi aspettavo venissero messi in mostra anche quelli) e le “distanze” culturali vengono solo abbozzate: dov’è, quindi, la rappresentazione dell’integrazione, dell’adattamento, del reale attaccamento (o distacco) alle (dalle) radici? Pare limitarsi alla scena del wc, bagno alla turca vs. water.
    Salvo solo le belle facce degli interpreti, particolarmente espressive, e la fotografia che, però, è, a tratti, virtuosistica in maniera abbastanza fine a sé stessa. L’immagine conclusiva (effettivamente riuscita) mi ha ricordato qualcosa di Kusturica.
    Avrei preferito di gran lunga un racconto alla East is East o, almeno, con le virtù narrative ed i toni grotteschi di, non so, qualcuno come Tibor Fischer.

  2. lithops / 17 Luglio 2013

    Ottima disamina, @stefania. Sono d’accordo anche sul fatto che al film avrebbe giovato un tono più cinico o grottesco (Tibor Fischer è quello di “Viaggio al termine di una stanza” o di “Adoro essere uccisa”?).
    A me ha ricordato molto “Solino di Fatih Akin del 2002

    • Stefania / 17 Luglio 2013

      Sì, è lui 😉 Fischer lo conosco per Sotto il culo della rana: ho apprezzato molto la sua prosa e la capacità di saper scherzare (senza ricorrere alla derisione) su episodi violenti e tragici e, in un racconto di questo tipo, una visione disincantata ma veramente ironica della situazione (complicata almeno da un “conflitto”, uno! Non chiedevo molto 😀 ) l’avrei vista davvero bene.
      Non conosco il film che citi! Te l’ha ricordato per via della trama o per i demeriti (:p ) ?

  3. lithops / 17 Luglio 2013

    Da tempo proprio “Sotto il culo della rana” era nella mia “lista desideri”. Ora ho delle ottime ragioni per intensificare la mia ricerca 8mi sa che mi dovrò accontentare della versione digitale) 🙂
    La trama di “Solino” in fondo è molto simile: si parla sempre di immigrazione italiana in Germania, di problemi di ambientazione, di storie familiari…

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