Recensione su Shame

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19 Gennaio 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ok è la seconda volta che vedo questo film in una settimana, è successo per caso ma è stato utile. La seconda volta mi è piaciuto di più.
McQueen mi aveva già catturato con Hunger, ma Shame è stato la conferma. Una regia molto interessante, piena di scene con riprese molto lunghe, come quella in camera fissa al ristorante, o l’interpretazione di “New York New York” da parte di una Mulligan bravissima. E anche i montaggi erano davvero particolari, il crescendo dell’ultima notte mi ha fatto venire i brividi.
Il tutto condito da una colonna sonora veramente bella.. e da due attori che dire bravi è poco. Fassbender è stato davvero eccezionale, ha recitato anche le scene meno facili in maniera davvero molto convincente. Il suo Brandon è un personaggio così tormentato e sofferente, che gli si perdona qualunque compulsione, e anzi quasi si comprende questo suo bisogno di cercare vuoto e oblio attraverso il sesso, l’orgasmo fine a se stesso, quel momento in cui la mente si svuota.
Brandon passa l’intera pellicola a fuggire da un passato che non viene spiegato, cerca rifugio in rapporti occasionali, ma quello che gli viene offerto è solo un’illusione; un breve frammento di pace a cui segue una depressione ancora più nera – come in tutte le dipendenze.
Ci accorgiamo di questo e nel corso del film se ne accorge anche Brandon.. ma questa consapevolezza non gli dà la libertà: è imprigionato, schiavo del suo corpo, e non può liberarsi.
Ci prova una volta, e non ci riesce. Non sa gestire i legami affettivi, gli risulta difficile persino con la sorella, anche lei incapace di gestire se stessa e depressa.
Due personaggi autodistruttivi, ciascuno a suo modo, e noi siamo senza un elemento sulla loro infanzia – lei dice a David di essere cresciuta col fratello nel New Jersey, lui dice alla collega di venire dall’Irlanda.
Il finale è aperto, in quello sguardo si può leggere qualunque cosa, una redenzione.. o più probabilmente, uno sprofondare ancora più a fondo, in qualcosa che Brandon non è capace di controllare.
Sarebbe 8,5, ma per ora metto 8; tanto cambio spesso idea, rivedendo i film.

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