Recensione su Tomorrowland - Il mondo di domani

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Tomorrowland - Il mondo di domani
Regia:

There’s a great big beautiful Tomorrowland / 26 Maggio 2015 in Tomorrowland - Il mondo di domani

Il mondo del domani in realtà non è nel domani ma è in un oggi parallelo, raggiungibile da un razzo nascosto nella Torre Eiffel. Lì un gruppo di capoccioni si è accorto che il resto dell’umanità è destinato all’estinzione, percui si sono creati un mondo parallelo gestito un po’ meglio dove eventualmente potranno emigrare tutti quanti, un giorno.
Da questa utopia viene cacciato a pedate George Clooney, che stava lì sin da bambino, prodigio qual era. Ora tenta di rientrarci grazie a una bambina speciale e a una ragazza motivata e positiva.
George Clooney, che pensi sempre ti rovinerà il film, che è stato un errore di casting, alla fine scopri che è proprio bravo, oltre che a recitare, a farsi da parte quando la sua popolarità rischia di abbagliare tutto il resto. In questo senso è un perfetto “adulto disneyiano”: una guida per bambini ancora ingenui, una fonte di risposte per bambini ancora curiosi, un eroe senza paura che si sacrifica per bambini ancora innocenti. Farà tutto lui, ma il merito se lo prenderanno i bambini. Oltre all’adulto disneyiano, troviamo gli effetti speciali disneyiani, sgargianti, sofisticati, pratica bacchetta magica per bambini ancora creativi. Corona il tutto la colonna sonora epica di Michael Giacchino (sulla scia di quella di John Carter, precedente tentativo fantascientifico disneyiano, purtroppo floppato in malo modo).

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