Recensione su Enter the Void

/ 20097.1110 voti

21 Agosto 2014

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

C’è questo pusher con la faccia proprio da pischello ultras di film inglese sul calcio, che invece spacciando fa lo spaccioso a Tokio centro by night. Tokio centro è tutto un colore e una luce, persino i titoli di testa lo sono, illeggibili. Linda, la sua sorellina gnocca, e un paio di altri personaggi, a lui gravitano intorno. Viene ucciso dalla polizia in un cesso. L’anima si stacca .- sì, non significa un ca**o – e si avventura su due direttrici, quella dei ricordi a flashback e la morte violenta dei genitori e strabla da un lato, quello che succede dopo la morte di lui. Oscar si fa di droghe o sigle di cui non ricordo le lettere (mah boh, tanto è uguale) = immagini stroboscopiche di ectoplasmi vegetali; lui che ha l’aria tanto simpatica e cheta, epperò fa drogare tutti quelli che conosce come delle me**e come delle me**e. Finché è vivo la telecamera e la visuale sono da dietro le spalle sue, altrimenti a volo d’uccello, sulle cose le case e le persone, sempre più misere. Ogni tanto sembra di stare nel tubo digerente di una anaconda mentre fa le lastre, diciamo. E colpi bassi a pioggia, beccati sto primo piano di un feto abortito, ripartiamo a volo e insomma, ogni volta che vede un buco la telecamera ci si fionda (ma no, non delle vagine -.-), gran finale con (n minuti di) scene di sesso con flussi di luce che escono dai genitali, questo sì che è fare scintille, e ogni tanto passa uno sfondo del primo livello di Q-bert, immaginifico, tutto per portare ad un primo piano di una cappella vista da dentro una vagina et susseguente genesi e bla; probabilmentassai era meglio al cinema, la storia ha il vigore di una cannuccia (masticata anche un po’) e nel complesso è come i titoli di testa: colorato e illeggibile, considerate le ambizioni bucato nell’acqua. UN BUCO! FIONDIAMOCI!

1 commento

  1. scuotivento / 2 Marzo 2020

    Se avessi letto il Libro Tibetano Dei Morti (mostrato più volte durante il film) e avessi fatto delle ricerche su una di quelle sigle (DMT) forse avresti potuto scrivere una recensione un pochino meno presuntuosa e un pochino più attinente.

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