Recensione su La regola del sospetto

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13 Luglio 2011

Sprecati oltremisura i talenti di due attori di generazioni opposte: da una parte quello infinito e maturo di Al Pacino, dall’altra quello di un giovane ed efficace interprete quale Colin Farrell. Il soggetto è molto più che debole, la fotografia piatta: questi elementi affogano la recitazione che perde completamente respiro. Gli attori fanno del loro meglio, ma i personaggi non sono delineati a dovere e il garbuglio pazzesco che ne esce alla fine fa perdere loro ancor più efficacia.
Peccato per Al Pacino, che non perde però in bravura. Colin Farrell, ancora giovanissimo all’epoca, ha mostrato le sue doti di ottimo attore in ogni suo film successivo.

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