Recensione su The Secret of Kells

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Leabhar Cheanannais. / 31 Maggio 2014 in The Secret of Kells

La potenza e l’estrema ricchezza visiva di questo film sono tra le più imponenti che abbia mai avuto occasione di vedere: la varietà cromatica, la prodigalità dei dettagli, l’ardito layout di talune sequenze in cui i personaggi attraversano senza soluzione di continuità quadri e prospettive diverse come in un codice miniato, la debita proporzione tra stilizzazione grafica e patrimonio estetico desunto dalla tradizione celtica fanno di questo lungometraggio un vero gioiello dell’animazione a tutt’oggi troppo poco conosciuto.

Candidato agli Oscar 2010, dovette cedere il passo ad UP della Pixar: per quanto abbia apprezzato (la prima parte del) il film prodotto dalla Disney, sono certa del fatto che un’opera come Kells avrebbe meritato maggiore considerazione, non foss’altro che per l’approccio “maturo” con cui affronta temi crudeli come quelli della sopraffazione e della morte, senza edulcorare a tutti i costi il racconto (chi deve morire, muore, e lo fa in maniera terribile).
Benché traballante in alcune risoluzioni narrative (la lotta con il terribile Crom Cruach si risolve praticamente senza colpo ferire) che, talora, sottendono una certa conoscenza della mitologia irlandese, il film si riscatta ampiamente in sequenze belle e palpitanti come l’incontro tra Brendan e la meravigliosa Aisling, con la conseguente scoperta della foresta, o quella in cui il gatto Pangur Bàn viene trasformato in entità incorporea.

Torno per un attimo sulla ricchezza estetica della pellicola: realizzata coniugando eccellentemente 2D, CG e flash, questa coproduzione europea utilizza i dettagli formali e cromatici del Libro di Kells, considerato uno dei tesori culturali d’Irlanda, attualmente conservato al Trinity College di Dublino, con uno scopo non esclusivamente creativo, ma anche divulgativo, ed esulando dalla componente puramente fantasy della storia considero questa inclinazione didattica decisamente funzionale ed interessante.

Da scoprire.

3 commenti

  1. Francesco / 31 Maggio 2014

    Mi hai messo curiosità con la tua recensione. Penso proprio che mi toccherà metterlo in lista questo Secret Of Kells 😀

  2. Francesco / 31 Maggio 2014

    Effettivamente, ad una prima occhiata, mi ispira molto a livello estetico :D. Ti farò sapere 😉

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