Recensione su Lady Vendetta

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Sympathy for Park Chan-wook / 6 Gennaio 2014 in Lady Vendetta

Rinvigorito dal successo di Mr. Vendetta e soprattutto Oldboy, Park Chan-wook chiude così la sua trilogia della vendetta con quest’ultimo capitolo, ulteriore prova concreta dell’evoluzione e della maturazione stilistica del regista.
Lady Vendetta è una storia di lucida follia. Come i suoi predecessori ha un personaggio che si evolve costantemente a seconda degli eventi che lo colpiscono. Geum-ja mostra due lati della sua persona che incanteranno abilmente lo spettatore. Il primo è quello della “santa”, una facciata che fa da caposaldo ad un disegno ben più grande e articolato. Il secondo è quello della mente razionale e spietata, che la rende un personaggio di grande fascino e carisma, al pari dell’Oldboy di Choi Min-sik. Ciò grazie anche ad un’ottima interpretazione da parte di Lee Yeong-ae.
La regia si dedica molto alle inquadrature fisse, ma riuscendo comunque ad apparire di grandissimo impatto emotivo. Va menzionata la scena nella scuola, forse la sequenza madre dell’intero film ed il momento in cui lo stesso raggiunge il suo apice. Anche le musiche appaiono perfettamente adatte al dramma dell’intera vicenda.
Non era facile produrre una pellicola che avesse la stessa profondità, intensità e la stessa bellezza estetica del suo predecessore. A mio avviso però, Park Chan-wook ci è riuscito perfettamente e Lady Vendetta può chiudere degnamente il cerchio di morte, sangue, sudore e inganni iniziato nel 2002.

1 commento

  1. Davide / 22 Aprile 2020

    Ciao, due cose non mi sono chiare in questo film. Vediamo se tu puoi spiegarmele.
    Quando Lee Geum-ja sta simulando l’omicidio del bambino davanti agli inquirenti e ai giornalisti per mostrarne le dinamiche, lei tentenna sulla scelta del cuscino, se quello verde o quello marrone. Il detective le suggerisce quello marrone come il colore del cinturino del suo orologio che lui indica. Ma allora il detective era consapevole che lei non fosse l’omicida e che fosse innocente? Allora perché l’ha imprigionata per 13 anni ed è stupito e in colpa che l’assassino fosse libero e abbia ucciso?

    Inoltre Lee Geum-ja non ha confessato perché l’assassino ha minacciato che avrebbe ucciso sua figlia, giusto? Quando lei si reca per simulare l’omicidio viene inquadrato un uomo con un marsupio frontale con una bambina e che fa un gesto. È l’omicida? E quella è la figlia di Lee Geum-ja? Non era stata data in adozione alla nascita?

    Potresti spiegarmi questi due punti?

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