Recensione su Scusa ma ti chiamo amore

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Le scuse non bastano! / 16 Luglio 2013 in Scusa ma ti chiamo amore

Moccia nel titolo chiede scusa, una volta perchè ti chiama amore, un’altra volta perchè ti vuole sposare ma le scuse per i film di me**a che ci rifila da 3 4 anni a questa parte non le fa mai. Idiota lui, idioti i sui libri per bimbi stupidi, idioti i film, idioti quei decerebrati che hanno pagato 7 euro di biglietto per vedere sto schifo. Quanto mi fa incazzare che sta roba, così come tutte le altre porcate inutili di Brizzi, Veronesi, Genovese, Miniero e company trovino anche il lusso del grande schermo. Io bestemmio a mitraglia!

45 commenti

  1. alex10 / 16 Luglio 2013

    purtroppo sono questi i film che in italia attualmente guadagnano…ok anke negli altri paesi ci sono cag*te come harry potter avatar e transformers che guadagnano però almeno sono film accettabili…questi film di mer*a invece sono inaccettabili….e in italia incassano tanto e hanno successo

  2. Bisturi / 16 Luglio 2013

    In Italia ci siamo notoriamente rincoglioniti da tempo….non c’è più un’industria, non ci sono sceneggiatori, i registi bravi si contano sulle dita di una mano (quelli veramente bravi) e gli attori lasciamo perdere. Fiction a gò gò, ovviamente orrende, e così via. poi quando esce un ottimo film come La grande bellezza se ne escono con titoloni beffardi tipo: “La rinascita del cinema italiano”, “Il cinema italiano non è morto” quando poi i produttori spendono soldi per produrre i film di Moccia e company e orrendi film come “Operazione Vacanze”. Bah….detto questo anche negli States non stanno messi meglio ora se non fosse per Tarantino, i fratelli Coen, Scorsese, Anderson, Ridley Scott e pochi altri. E’ un mmentaccio sotto tutti i fronti @alex10

    • mat91 / 16 Luglio 2013

      “[…] detto questo anche negli States non stanno messi meglio ora se non fosse per Tarantino, i fratelli Coen, Scorsese, Anderson, Ridley Scott e pochi altri.” Beh, hai detto poco! 🙂

      • Bisturi / 16 Luglio 2013

        Certo… Ma un tempo c’era ancora più roba, nei gloriosi seventies ma anche negli anni 60 il cinema era alle stelle, adesso non siamo nemmeno alle stalle..ma nella merda proprio! 🙂

        • alex10 / 16 Luglio 2013

          beh…non posso che concordare @rodriguez86 …a volte dico che il cinema anke in america sta decadendo..e quindi il cinema in generale è in declino…e mi prendono per matto
          non mi credono…dicono che ci sono anke tanti registi ancora bravi….ma…dannazione…sono quelli che appartengono alla vecchia generazione…e invece c’è chi come michael bay e simon west che prendono piede…ora sono loro che stanno avendo successo…accidenti ci sono tante di quelle ragioni valide per dimostrare come la cultura cinematografica ci sia…ma il cinema buono è in fase di declino…ormai si pensa solo al guadagno economico…che tra l’altro non dovrebbe arrivare ma purtroppo arriva grazie alle mode e alle pubblicità odierne…ormai anke il pubblico è malato ed è questo il motivo principale della crisi…

          • Bisturi / 16 Luglio 2013

            D’accordissimo con te @alex10. Cioè appunto Michael Bay, esempio perfetto, non lo reggo, ogni suo film è impresentabile. Ancora debbo riprendermi da Armageddon…..maledetto! Calcola che per me anche Spielberg è finito da tempo, ormai si dirige addosso, e il suo film che più preferisco resta Duel, figurati un pò 🙂

        • Presenza / 16 Luglio 2013

          Sul cinema italiano sono d’accordo con te, è messo male.
          Su quello americano no perché, nonostante io pensi che il cinema degli anni passati sia migliore di quello attuale, non ritengo che ci sia l’abisso che dici tu.
          Penso che ci sia un calo fisiologico dovuto a tanti fattori.
          Se escludiamo le attività manuali, una volta andare al cinema o vedere un film in tv era (insieme alla lettura) uno dei pochi modi che le persone avevano di impiegare il proprio tempo libero.
          Adesso invece ci sono i videogiochi, i giochi di ruolo, il cosplay, e chi più ne ha, più ne metta.
          Molte persone che una volta andavano solo al cinema, adesso si dedicano a questi nuovi hobby (e a molti altri).
          Oppure dedicano una buona parte del loro tempo libero a questi anziché al cinema.
          C’è meno “domanda” di cinema.
          Nel contempo, molti artisti, che una volta si sarebbero potuti dedicare al cinema, adesso si dedicano a queste loro nuove passioni.
          Molti potenziali registi decidono di diventare invece ideatori di un videogioco, creatori di un gioco di carte, ecc ecc.
          Perciò c’è anche meno offerta di cinema e, fisiologicamente, complessivamente ci sono meno registi di grande talento.

          E poi penso che per l’ Italia sia vero che negli ultimi 20-25 anni il pubblico si sia abbrutito (diciamo così), e ciò si riverberi sul cinema italiano.
          Ma gli americani hanno come pubblico il mondo.
          Un buon regista americano non ha per forza bisogno di essere apprezzato in patria, può contare anche sull’ estero.
          Perciò credo che il paragone non possa reggere,
          perché gli americani se la passano ancora piuttosto bene grazie alla loro egemonia lingistico-culturale che permette loro di avere un mercato più vasto.
          (Alex alla fine ho risposto anche a te, e quindi dico anche a te! :D)

          • alex10 / 17 Luglio 2013

            @presenza potresti anche avere ragione…
            però non cambio la mia idea…secondo me non ci sarà un miglioramento..io parlavo del futuro…in futuro secondo me (una volta che moriranno tutti quelli citati da @rodriguez86 )
            i registi seri diminuiranno sempre di più…
            poi non so…magari hai ragione tu 🙂
            però io parlavo del futuro e non del presente (era una specie di previsione)…la vedo nera XD

  3. giovannicazzin / 16 Luglio 2013

    – In Italia ci siamo notoriamente rincoglioniti da tempo….non c’è più un’industria, non ci sono sceneggiatori, i registi bravi si contano sulle dita di una mano…

    dici? quindi Luciano Emmer, Luigi Di Gianni, Davide Manuli eccetera sono da buttare nella pattumiera? O_____________________O maddai…

  4. alex10 / 16 Luglio 2013

    @rodriguez86 sono d’accordo…a dire la verità non sono mai stato un gran fan di spielberg…specie gli ultimi film li trovo deludenti ma comunque resta uno che ha dato tanto alla nuova hollywood e al cinema…ed appartiene alla vecchia generazione…la cosa preoccupante sono le nuove leve…promettono malissimo…e purtroppo preoccupano i nuovi gusti degli spettatori…ho sempre rispettato i gusti di uno ma c’è un limite seppur lontano…di certo così si rovina il cinema…e poi non sono gusti di singoli ma mode…anzi secondo me sono i falsi miti, le pubblicità e un’ignoranza generale che ha portato a questa situazione e nn solo in italia…e non solo nel cinema

  5. Bisturi / 16 Luglio 2013

    La gente non ha più gusto, ormai ha il cervello spappolato come gli zombi, la gente oggi fa la fila per prendere l’i-phone 5! Il gusto si è abbassato perchè si sono abbassati gli standard, una volta la commedia la facevano Monicelli, Germi, Risi, Scola oggi la fanno quegli illustri signori di Brizzi, Miniero, Genovese, Parenti, quattro pirla allucinanti (Moccia non lo cito perchè non se pò) e la cosa assurda è che Parenti con sta roba c’è pure diventato milionario. Oggi passano per bravi personaggi come Bova, Garko e Luca Argentero, na volta c’erano ATTORI come Gassman, Mastroianni e Volontè, ho detto tutto! E hai ragione @alex10 che questa situazione non è solo italiana, ma qui più fai roba di merda e dici cose inutili e più sei considerato, nel cinema ma anche in altri ambiti!
    Il cinema in italia è finito, ogni tanto esce qualche bel film ma non basta.

  6. paolodelventosoest / 17 Luglio 2013

    Questo film non l’ho visto, ma so per certo che è un teen-movie. Lasciamolo agli adolescenti, smettendola una buona volta di sbranare impietosamente la loro legittima voglia di emozioni. Meglio questo brodo di sentimentalismo che il sangue schizzato sulle pareti di quei sordidi b-movies che vanno tanto.
    Moccia si fa i soldi, embé? Pensate che Bela Tàrr gira per le strade di Budapest con gli stracci addosso?
    Scusate l’entrata a gamba tesa.

    • Bisturi / 17 Luglio 2013

      @paolodelventosoest personalmente da adolescente non ho mai avuto bisogno di sta brodaglia di sentimentalismo (di merda). La mia volgia di emozioni era diversa, fortunatamente! E’ che manca tutto, gli adolescenti di ora hanno il vuoto intorno, non c’è niente, gli manca il vissuto e si aggrappano a queste puttanate da svantaggiati. Moccia basta guardarlo in faccia per capre quanto può essere sarchiapone! E quando apre bocca toglie ogni dubbio! 🙂

  7. alevenstre / 17 Luglio 2013

    Io questo film non l’ho visto e non so se in futuro riuscirò a trovare il coraggio di guardarlo, nel senso che dopo essermi imbattuto diversi anni fa in un altro film tratto da un romanzo di questo regista (credo di essere sicuro quando dico che il film al quale faccio riferimento si intitolasse “tre metri sopra il cielo”), sono rimasto a bocca aperta nel rendermi conto che alcuni soggetti davvero banali e inconsistenti, nonché squallidi, potessero essere messi in scena perché ne potesse fruire a piene mani un pubblico ben definito come quello degli adolescenti. L’indirizzamento di questi soggetti cinematografici, che mirano fortemente all’omologazione culturale, è dovuta a motivi che non hanno niente a che fare con l’arte cinematografica, ma restano purtroppo delle storie squallide estrapolate da un immaginario collettivo sempre più riflesso di una società in forte decadenza, ai fini di fatturare il più possibile per riuscire a produrre in serie e senza rischi, come d’altronde sta accadendo, sempre più film di questo livello. Il fatto che non manca la domanda, e qui arrivo al punto, libera il moccia da qualunque obbligo di chiedere scusa per i delitti di cui sopra.

  8. Stefania / 17 Luglio 2013

    Tratti dai lavori cartacei di Moccia, ho visto buona parte di Tre metri sopra il cielo e, per intero, Amore 14.
    Sono consapevole di alcune cose:
    – si è trattato di esperienze, se vogliamo, dolorose, perché sapevo di stare sprecando il mio tempo, tuttavia ne ho proseguito la visione;
    – comprendo che esiste una parte di pubblico che desidera prodotti di questo tipo, vuoi per motivi anagrafici, per propensione culturale o perché ama la frivolezza senza costrutto per motivi assolutamente personali e non passibili di spiegazioni razionali ad ogni costo;
    – guardando Amore 14, emerge chiaramente l’intento puramente commerciale del film, tempestato di marchette in maniera nauseante (ricordo che anche il casting fatto per scegliere la protagonista coinvolgeva, se non erro, specifiche catene di negozi), come se si trattasse di un lunghissimo spot pubblicitario.
    Ciò che muove i produttori sono, qui come altrove, è chiaro, i profitti economici.
    E’ nel loro interesse ricavare il massimo (in termini monetari) dal minimo che hanno tra le mani.

    Però, ritengo che, al di là del loro spessore e della qualità delle realizzazioni, questi film di Moccia siano estremamente discutibili perché si propongono in maniera fallace come lo specchio di una generazione, offrendo stereotipi semplicistici, estrema superficialità nei sentimenti e incitamento ai consumi di massa ed all’uso del brand come veicolo di affermazione personale, facendo leva su (vedi sopra) una parte di pubblico spesso facilmente influenzabile. Insomma, forse esagero, ma lo considero un uso un po’ troppo subdolo del mezzo cinematografico.

    • alex10 / 17 Luglio 2013

      no che non esageri…
      e purtroppo questa è una riflessione che un po’ conferma la mia tesi…
      per questo e per altri motivi il cinema è in una fase di declino

  9. Bisturi / 17 Luglio 2013

    “Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Il cinema è mito. Poi volendo v’è tutto lo spazio per il messaggio e la riflessione. L’importante è non prevaricare mai, mai pretendere che il pubblico subisca la verità.” (Sergio Leone)
    Una volta c’era gente così….parlo di questo io! Anche il cinema cosiddetto d’autore in Italia ormai è parecchio stantio, tutti sti autori che vogliono fare tutto da soli preparano un minestrone con duecento messaggi ducento rflessioni e te ne arrivano a fatica uno. Monicelli, Risi, Petri non avevano sta spocchia ma ci hanno raccontato l’Italia e gli italiani con le loro commedie in modo impeccabile. Oggi, dai, non c’è molto da dire i nomi sono quelli che ho fatto, la gente conosce quelli purtroppo!

  10. Bisturi / 17 Luglio 2013

    *Petri (volevo dire Germi)

  11. alex10 / 17 Luglio 2013

    accidenti @rodriguez86
    ho riletto il tuo ultimo commento almeno 10 volte !!!! è bellissimo !!!
    comunque sia credo che il problema non è solo nel cinema d’autore…anke il cinema di genere…che una volta era grande…adesso quasi non esiste

    • Bisturi / 17 Luglio 2013

      @alex10 Il cinema di genere??! Non esiste più purtroppo, è stato sostituito dalle fiction, e ho detto tutto. Argento ormai ha finito i botti e campa di rendita (ci può stare) gli unici che provano questa ardua strada sono Zampaglione e i Manetti Bros, ma non sempre riescono nel loro intento!

  12. alex10 / 17 Luglio 2013

    e allora…scusami @rodriguez86 ma questa discussione mi fa riflettere ancora di più su questo…
    ma che cosa abbiamo allora noi attualmente ??? NIENTE…NIENTE
    non possiamo aggrapparci a nulla…anke tornatore (che pure il suo smalto l’ha perso)
    appartiene comunque alla vecchia generazione..
    ahahahahahahahahha non ci rimane che maccio capatonda XD
    non ci rimane che moccia capatonda !!!

    • Bisturi / 17 Luglio 2013

      @alex10 poco, molto poco! Perchè non c’è più l’industria e il cinema ormai ha perso quella centralità che aveva un tempo! Non c’è più il mito per citare il grande Sergio 🙂 I produttori pensano a fare soldi e quindi producono due o tre Benvenuti al sud, due o tre Immaturi, I soliti Idioti e stanno apposto….è così!

      • alex10 / 17 Luglio 2013

        e io lo dico che l’italia fa schifo ormai…

      • Erik / 17 Luglio 2013

        Secondo me non è soltanto un problema di produttori, i produttori producono (per logiche di mercato) quello che la maggioranza del pubblico vuol vedere… come avete detto, in questo caso come in altri, la situazione cinematografica rispecchia il paese… declino… in senso generale però (non so se può consolare) è la strada tracciata dalla globalizzazione.. in italia c’è molto talento e gente valida che però ovviamente non si abbassa a far putta**te, le sole cose che le gente vuol vedere… non esiste crescita senza curiosità, ricerca e cultura…

        • alex10 / 17 Luglio 2013

          beh…non hai tutti i torti…come dicevo..il problema non viene solo dal cuore ma sono gli altri organi ad essere danneggiati..
          se il pubblico non andasse a vedere quelle caz*ate adesso noi staremmo qui a ammirare il nostro cinema e a vantarci (e quanto mi piacerebbe che fosse così)
          purtroppo gli italiani sono degli idioti e facilmente influenzabili…sono la televisione e le pubblicità che fanno il lavaggio del cervello…sono i falsi miti il problema
          colpa nostra…dovremmo vergognarci

          • Bisturi / 17 Luglio 2013

            certo certo, curiosità, ricerca e cultura, hai perfettamente ragione! Ma ragazzi tornando ai produttori, la casa di produzione madre in Italia e La Medusa che è di Berlusconi e Silvietto che con la cultura ha poco a che vedere visto che è portato alla distruzione di tutte le cose belle, che vogliamo fare?! E poi presidente della Medusa è quel coglione di Carlo Rossella, quindi che cacchio di film volete che passino sul grande schermo?! E’ questa la triste realtà, la gente che sa fare, che cultura, curiosità e voglia di ricerca, viene emarginata, non ha voce!

        • Erik / 18 Luglio 2013

          Secondo me è principalmente un problema di grandi numeri, nel senso che, non è un problema così grave se esiste la medusa, esiste moccia o chi per lui… il problema grave è che monopolizzano le richieste “del mercato” a causa “nostra”. Se 8 volte su 10 si sceglie di vedere un film di “poco conto” o “leggero” come si ama definirli è un problema. Se 90 persone su 100 vanno a vedere “natale sul nilo” e 2 su 100 “Schindler’s List” e i restanti 8 guardano “troppo belli” perchè leggero… ecco che qui nasce il problema sociale… non penso si possa ritenere i produttori colpevoli, penso però sia quantomeno legittimo considerarli però dal bassissimo valore morale. Come se ne esce?? mah…

  13. alex10 / 17 Luglio 2013

    è vero ma anche negli altri paesi ci sono i tipacci che hanno potere…ma lì la gente non si fa influenzare…non come da noi…
    lo dimostra il fatto che berlusconi ha ancora consensi qui da noi…dopo tutto quello che…
    vabbè lassamo perde và

  14. paolodelventosoest / 18 Luglio 2013

    Allora, tanto per chiarire meglio. Non è che trovo questi film passabili, non li guarderei neanche a pagamento, chiaramente; ma non si può sputazzare sopra una generazione di adolescenti bollandoli come decerebrati. Ci siamo fatti anche noi le pugnette al cesso, avevamo gli apparecchi ortodontici e le ragazze avevano i loro diari coi cuoricini. E ascoltavamo “Mare profumo di mare”, guardavamo “Il tempo delle mele”. O sbaglio?
    Sarà bene ricordare che loro sono il futuro di questo paese, noi stiamo diventando, giorno dopo giorno, concime per la terra. Se facciamo gli stessi errori dei nostri “adulti di un tempo” – che ci trovavano deficienti, tutti impegnati coi nostri joystick e i nostri poster – vuol dire che non abbiamo capito niente.

    • alevenstre / 18 Luglio 2013

      @paolodelventosoest Non capisco cosa c’entri tutto questo con il fatto che i film di moccia & co. siano delle pure oscenità che raccontano stereotipi e falsità. Quindi solo perché io ho guardato il drive in non sono autorizzato a criticare i ragazzini di oggi? Tra dieci anni molti di loro ci daranno la colpa per non aver cercato di fargli capire che si stavano bruciando il cervello con tutte queste stron*ate.

      • paolodelventosoest / 18 Luglio 2013

        Tra dieci anni nessuno si ricorderà più di questi film. Da questo punto di vista puoi star sereno 🙂

        • Bisturi / 18 Luglio 2013

          @paolodelventosoest Io ora ho 27 anni, mi so ammazzato di pugnette e ogni tanto na smanacciatina me la dò anche ora 😀 non è che stiamo a fà i moralisti, ma io guardavo I Goonies e La storia infinita, Grosso guaio a Chinatown e Ritorno al futuro da ragazzetto (li guardo con piacere anche ora) per svagare la mente, ascolatavo Led Zeppelin Deep Purple e BlacK Sabbath e non guardavo Il tempo delle mele o brodaglie simili, poi vabbè “de gustibus” sia chiaro! 😉 Oppure mi sparavo le commedie sexy dove potevo rifarmi gli occhi con Gloria Guida Edwige Fenech o Nadia Cassini (le più belle chiappe d’Europa) e allo stesso tempo farmi grasse risate con Banfi e Montagnani, Carotenuto e company! Non pretendo che tutti facciano così, sia chiaro, ma il gusto per il bello, per le cose quanto meno divertenti, dove è andato a finite? 😉

          P.S. ovviamente guardavo anche altro ma stiamo parlando di cose semplici 🙂

        • alevenstre / 18 Luglio 2013

          Mi piace il tuo ottimismo.. 🙂

  15. paolodelventosoest / 18 Luglio 2013

    E poi dai, non parliamo di omologazione culturale noi, proprio noi che ci siamo sciroppati ore ed ore di Mediaset. Ci siamo meritati Berlusconi, ecco la verità. Ce lo siamo coccolati e nutrito tutti, non solo quelli che l’hanno votato; questa è la triste verità, signori miei.

    • paolodelventosoest / 18 Luglio 2013

      Ecco, magari gli universitari che guardano questi film non li giustifico più. Quelli no.

      • Stefania / 18 Luglio 2013

        Ho idea che Moccia (o chi per lui) abbia pensato, più o meno: “Ecco, mò quezti me li sò tirati sù dar liceo, te pare che nun me li porto fino all’univerzità? Vojo dargli una realtà in cui riconoscerzi, guidarli per mano alla soglia dell’età adulta (e guadagnacce)”.

  16. alex10 / 18 Luglio 2013

    per chiudere il discorso
    @rodriguez86 ne ho visti di bastardi che fanno un errore chiedono scusa poi lo fanno di nuovo e chiedono un’altra volta scusa…
    ne ho visti di bastardi così…ma moccia è il numero uno
    e adesso farà sicuramente un altro errore e chiederà di nuovo scusa
    hai ragione…le scuse non bastano…
    perché poi sbagliare è umano ma perseverare è diabolico…
    questa recensione merita l’oscar

  17. Bisturi / 18 Luglio 2013

    grande @alex10 😉

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