Recensione su Home Education - Le regole del male

Horror psicologico dell’esordiente Andrea Niada che descrive molto bene il legame che intercorre tra una madre, fanatica religiosa e totalmente anafettiva(a me ha ricordato la madre di Carrie), e sua figlia adolescente e soprattutto si concenta sulla loro visione totalmente distorta della morte, vista da loro come una specie di prigione dalla quale qualsiasi essere vivente che ne è “entrato” può uscirne dopo un periodo di tempo e solo mediante un rito basato su una preghiera ripetuta giorno dopo giorno, ora dopo ora a mo’ di cantilena.
Le riprese oniriche sono notevoli così come l’interpretazione delle due attrici protagoniste ma il film annoia in diversi punti salvo poi riprendersi nell’ottimo finale.
Una sufficienza per me stiracchiata.