Recensione su Pioggia di ricordi

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10 Maggio 2013

(Otto stelline e mezza)

Takahata Isao usa il motore del ricordo per raccontare l’ascesa alla maturità (umana e sentimentale) di una donna pratica ed indipendente nel Giappone dei primi anni Ottanta.
Il ritmo dilatato del racconto, ricco di dettagli d’ambiente e di silenzi particolarmente significativi, è il battito perfetto di una storia che spiega dettagliatamente allo spettatore come sia difficile interpretare i segni che costellano la propria esistenza e quale sia il giusto peso da attribuire loro.

Secondo me, si tratta, finora, del miglior lungometraggio di Takahata, compiuto, toccante, tenero e divertente e, perciò, pienamente riuscito.
La sequenza finale, contenuta nei titoli di coda ed accompagnata da una dolce canzone interpretata da Harumi Miyako, varrebbe da sola la visione dell’intero film, poiché ne racchiude il più profondo significato.

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