Killers of the Flower Moon

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Killers of the Flower Moon

Film tratto dall'omonimo romanzo di David Grann ispirato a fatti realmente accaduti. Oklahoma, anni Venti del Novecento. Nella contea di Osage, sono stati scoperti ricchi giacimenti petroliferi. I nativi americani di Osage hanno ottenuto in tribunale i diritti sugli utili ricavati dal petrolio trovato sulle loro terre e, ora, sono ricchissimi. Ma c'è chi ambisce ai loro beni ed è intenzionato a ottenerli, a qualunque costo.
Questo film è ispirato a una storia vera! Vuoi saperne di più?
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Killers of the Flower Moon
Attori principali: Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone, Robert De Niro, Jesse Plemons, Scott Shepherd, Cara Jade Myers, JaNae Collins, William Belleau, Jason Isbell, Louis Cancelmi, John Lithgow, Tantoo Cardinal, Jillian Dion, Brendan Fraser, Everett Waller, Tahlee Redcorn, Yancey Red Corn, Tatanka Means, Tommy Schultz, Sturgill Simpson, Ty Mitchell, Gary Basaraba, Charlie Musselwhite, Pat Healy, Steve Witting, Steve Routman, Gene Jones, Michael Abbott Jr., J.C. MacKenzie, Jack White, Larry Sellers, Barry Corbin, Gabriel Casdorph, Samuel French, Wally Welch, James Roman Dailey Jr., Christopher Cote, Randy Houser, Moe Headrick, Pete Yorn, Margaret Shannon-Sisk, Moira Redcorn, Eric Parkinson, Chase Parker, Jarad Looper, John Gibbs, Jerry Logsdon, Jacob Lux, Xavier Toehay, Mike Cook, Katherine Willis, Delani Chambers, Zachary Hokeah, Talon Satepauhoodle, Jennifer Rader, Chance Rush, Dana Daylight, Mahada Sanders, Ben Hall, John Q. Wilson, Beau Smith, Victor McCay, Nathalie Standingcloud, Jay Paulson, Marvin E. Stepson Jr., Tracey Ann Moore, Easton Wade Yellowfish, Reignen Yellowfish, Candice Costello, Father Chris Daigle, Justin France, Jerry Wolf, Addie Roanhorse, Erica Pretty Eagle Moore, Mason Cunningham, Norma Jean, Elisha Pratt, Desireee Storm Brave, Margaret Gray, Christopher Hill, Dolan Wilson, Jackie Wyatt, Rayna Gellert, Nokosee Fields, Kieran Kane, Lucas Ross, Elijah Cemp Ragsdale, Vanessa Rose Pham, Terry Allen, Jo Harvey Allen, Sarah Spurger, Joshua Close, Elden Henson, Kinsleigh McNac, Roanin Davis, David Fields, Anthony J. Harvey, Stephen Berkman, William Alyn Hill, Joseph Spinelli, Blaine Hall, Brent Langdon, Leland Prater, DJ Whited, Elizabeth Waller, Jessica Harjo, Joey Oglesby, Alexis Ann, Lee Eddy, Gary S. Pratt, Nathaniel Arcand, Kristin Keith, Bravery Nowlin, Edward Gray Sr., Angela Pratt, Henry Amos Gray, Samuel Gray, Edward Gray Jr., Mamie Cozad, Shonagh Smith, Joel Tallchief Lemon, Richard Lookout RulingHisSun, Brett Bower, Garrison Panzer, River Rhoades, Zack T. Morris, Harrison Shackelford, Alexis Waller, Mark Landon Smith, Tom Ashmore, Myron F. Red Eagle, Dolores Marie Goodeagle, Matt Tolentino, Johnny Baier, Gregory Fallis, Patrick Bubert, TJ Muller, Will Reardon-Anderson, Peter Reardon-Anderson, Kyle Dillingham, Jacob Johnson, Jeffrey Stevenson, Clint Rohr, D. Reride Smith, James Healy Jr., Jeremy Goodvoice, Ron McMahan, Seth Buckminster, Penny Potts, Melissa Tiger, Karen Garlitz, Bronson Redeagle, Jenny Paige Lynn, David Born, Mary Buss, Ted Welch, Carl Palmer, Tanner Brantley, Jezy Gray, Steve Eastin, Joe Chrest, Brian Shoop, James Carroll, Lux Britni Malaske, Adam Washington, Larry Jack Dotson, Larry Fessenden, Welker White, Martin Scorsese, Marko Costanzo, Nicholas White, Rob Fisher, Vince Giordano, Paul Woodiel, Andy Stein, Sam Bardfeld, Joe Boga, Jon-Erik Kellso, Jim Fryer, Marc Phaneuf, Mark Lopeman, Chris Byars, Vinny Raniolo, Paul Wells, Peter Yarin, Scott George, Kenneth Bighorse Jr., Vann Bighorse, Anna L. Bighorse, Mason Bighorse, Norris Bighorse, Scott Bighorse, Paul Bighorse, Taveah Ann George, Wahwastoas J. Jones, Dobbin Monoessy Knifechief, Julia Lookout, Jennifer Moses, Francis Pipestem Jr., Michael Paul Pahsetopah, Silas Satepauhoodle, Cherylyn Oberly Satepauhoodle, Charisse Satepauhoodle, Lynette Satepauhoodle, John Shaw, Angela Toineeta Satepauhoodle, Alexandria Toineeta, Ed Yellowfish, Danny Frost, Mostra tutti

Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura/Autore: Eric Roth, Martin Scorsese
Colonna sonora: Robbie Robertson
Fotografia: Rodrigo Prieto
Costumi: Cheryl Beasley Blackwell, Gina Javaheri
Produttore: Martin Scorsese, Dan Friedkin, Bradley Thomas, Niels Juul, Daniel Lupi, Marianne Bower, Lisa Frechette, Shea Kammer, Adam Somner, Rick Yorn, Leonardo DiCaprio, John Atwood
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Poliziesco, Storia
Durata: 206 minuti

Dove vedere in streaming Killers of the Flower Moon

Crimini e incoerenze / 16 Febbraio 2024 in Killers of the Flower Moon

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Uno degli aspetti più orripilanti dei crimini raccontati in Killers of the Flower Moon è l’impudenza dei loro perpetratori: i loro moventi sono evidenti, plateali; poca o nessuna cura è dedicata ad occultarli, a sviare eventuali sospetti, a tal punto che qualche critico ha notato come il film manchi quasi completamente di suspense. Eppure ci vengono mostrati dei personaggi che non riescono a discernere questa trama criminale o ad attribuirla ai colpevoli.

Il primo è il protagonista Ernest Burkhart (Leonardo DiCaprio). Vediamo il suo volto esprimere un barlume di perplessità quando un medico in combutta con lo zio William Hale (Robert De Niro) gli consegna le fiale di una sostanza da somministrare alla moglie “per rallentarla un po’”. La stessa perplessità più tardi si farà forte abbastanza da spingere Ernest a provare su di sé l’effetto della sostanza – che è in realtà ovviamente un veleno. Eppure la trama è palese: Ernest sa che lo zio ha ucciso tutti i parenti prossimi della moglie per convogliare su di lei le ricchezze familiari – lo sa fin troppo bene, visto che ha partecipato ad alcuni dei delitti; vede che le iniezioni non sono di nessuno beneficio e che le condizioni di salute della donna continuano a deteriorarsi; ed è, nonostante tutto, sinceramente affezionato alla moglie. È possibile che Ernest non comprenda nulla di ciò che accade, se non alla fine? L’uomo è chiaramente un idiota – persino la fisiognomica di DiCaprio è stata alterata per mostrare i suoi limiti mentali; ma qui si applicherebbe bene il detto “neanche un idiota ci cascherebbe”. Più che in quello dell’idiozia saremmo nel campo della debolezza mentale; e non mi pare che nel film Ernest sia rappresentato coerentemente in questo modo. Siamo di fronte a qualche genere di sottile duplicità morale? Ernest ama la moglie e al tempo stesso collabora alla sua uccisione? Non vedo tracce di questo; inoltre Ernest non realizza neppure quale sarebbe la prossima logica vittima dopo la moglie, e firma – sia pure ancora con una piccola stolida riluttanza – una sorta di testamento in cui lascia i propri beni allo zio. La sua è proprio idiozia, dunque; ma un’idiozia che non appare molto credibile. (Il personaggio sembra avere del resto anche altri problemi di coerenza: quando lo spettatore lo vede partecipare senza la minima esitazione a uno degli atti criminosi più orrendi ha un sussulto di sorpresa, perché poco faceva fin lì presagire nel personaggio questa insensibilità morale.)

Altri personaggi che non riescono a connettere i punti della trama evidente sono gli Indiani Osage, e tra loro in particolare Mollie Kyle (Lily Gladstone), la moglie di Ernest, che fin quasi alla fine sembra non sospettare l’identità di chi la sta uccidendo dopo aver ucciso tutte le sue sorelle e la madre. Si affaccia inevitabilmente il sospetto che Scorsese senza volerlo stia perpetuando il vecchio stereotipo del selvaggio ingenuo. Nel caso di Mollie si può aggiungere un singolare punto di apparente cecità morale: la donna tronca infine il matrimonio con Ernest quando questi si rifiuta di confessarle di aver saputo – almeno da un certo punto in poi – che le iniezioni che le praticava erano mortali; ma il fatto che Ernest abbia anche preparato l’omicidio della sorella non viene mai discusso come un problema.

Killers of the Flower Moon è un film che ha dei meriti (cito solo l’originalissimo finale); ma non sembra in grado di dare una descrizione coerente di uno dei suoi protagonisti, e non rende un buon servigio alla memoria delle vittime che celebra. Due difetti non da poco (oltre alla lunghezza davvero sfiancante).

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Mah…. / 27 Ottobre 2023 in Killers of the Flower Moon

Non reputo questo film un capolavoro, nemmeno vicino, e neanche tra i migliori di Scorsese.
Ci ho messo un po’ a decidermi analizzando le cose e questa è la mia decisione: un film mediocre.
La bellezza della storia e la bravura del duo De Niro/Di Caprio non è stata sufficiente a farmi innamorare; la lunghezza è eccessiva, accentuata dalla poca dinamicità, scorre lento, i dialoghi spenti, fatti che accadono senza una suspence e poi minuti e minuti di dialoghi alternati a silenzi…
A livello tecnico potrà anche essere eccellente (regia, musiche, fotografia…) ma a livello artistico non compensa: poi verso la fine eccoti “quel” finale,… l’idea è simpatica e ben sviluppata, ma così stonata nel contesto che ha quasi ridicolizzato un po’ tutta la storia.
Bravo Scorsese, spesso, ma non qui.
De Niro ha ritrovato un personaggio adatto a lui, dopo le ultime ciofeche, Di Caprio ha dato di meglio in altri!
5/10.

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Un omissis della Storia americana / 25 Ottobre 2023 in Killers of the Flower Moon

(Riflessioni sparse)

Non posso dire che tre ore e mezza di film senza interruzioni non mi siano pesate (ma i gestori delle sale cinematografiche si sono dimenticati che esistono gli intervalli?). Però, a mente mooolto fredda, penso che questa sia stata una grande esperienza fatta davanti al grande schermo. Da giorni, non faccio che pensare al film. Ne è valsa la pena e spero di vivere tante altre esperienze al cinema come questa.

Montaggio (Thelma Schoonmaker, al lavoro con Scorsese dal 1966, tanto per dire), fotografia, sonoro, musiche (Robbie Robertson <3 ), costumi, scenografie: l'apparato tecnico del film è una ode pura al "fare cinema", alla professionalità nel settore. Killers of the Flower Moon racconta una storia sporchissima che è solo uno dei tasselli della “Storia americana” che, da tempo, Scorsese sta imbastendo, più o meno film dopo film.
In questo caso, si tratta di un omissis. Gli Osage murders di cui parla e che fanno da motore narrativo al film sono come quelle parti di documenti secretati rese illeggibili da spessi tratti neri.
La Storia che conosci è parziale, incompleta, senza quella parte, ma qualcuno ha voluto che tu non lo sapessi.
Gli Stati Uniti hanno radici e rami lordi di sangue, Scorsese ci tiene a ribadirlo, da anni, e vuole muovere accuse verso una cultura e una società che è censoria per proprio interesse.

Come succede in molti altri lavori di Scorsese, alcuni protagonisti affrontano il senso di colpa e sono chiamati a scegliere tra Bene e Male.
L’Ernest di DiCaprio esprime la sua stupidità (nel senso proprio del termine: mancanza di intelligenza), assumendo un’espressione del viso (amplificata dal trucco prostetico) che, con il procedere degli eventi, vira verso la deformità (la forma della bocca diventa sempre più simile a una smorfia caratteristica di De Niro: che la cosa sia stata voluta o meno, questo atteggiamento del viso assimila le bestialità – me ne scusino le bestie – di Hale e, di riflesso, quella sviluppata da Ernest).

Scorsese ha confezionato un film tecnicamente potente, ricco di dettagli (visivi e sonori) perturbanti (in particolare, mi hanno colpito gli occhi dell’enigmatico volto di Lily Gladstone – una specie di Mona Lisa Osage, anche per la posa che, spesso, le sue mani assumono per fermare la coperta Osage sulle spalle – che, in una scena in particolare, si muovono come se fossero quelli di un “guardone” dietro un quadro, in un b-movie gotico; oppure, come se fosse uscito da un cortometraggio muto di Griffith, mi ha impressionato il braccio armato di un sicario che spunta da dietro una tenda e uccide a sangue freddo una donna intenta a ninnare un bambino in passeggino).
Qui e là, Scorsese ha reso addirittura grottesco l’orrore: la comicità di alcuni dialoghi tra De Niro e DiCaprio; il sangue eccessivo, esibito, “rumoroso”; e, a proposito di rumori, il suono delle carni smembrate di alcuni individui, quando vengono toccate.

Il trio di attori protagonisti (DiCaprio, De Niro, Gladstone) funziona davvero bene.
Penso che Scorsese sia stato bravo a gestirli, in modo da evitare che, alle prese con personaggi eccessivi come quelli di Hale ed Ernest, non scadessero nella macchietta e mantenessero coerenza e credibilità.

Se devo muovere una critica specifica, mi pare che certi passaggi narrativi (non fondamentali) siano poco chiari (moglie e figlia di Hale non vengono introdotte, la loro identità viene lasciata all’intuizione del pubblico; chi sono le persone che si scandalizzano in casa di Ernest, quando Anna fa una scenata? Parenti? Chi, nello specifico? Il fratello di Ernest è una figura solo abbozzata, forse inserita più per aderenza ai fatti che altro. Ecc.).

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