L'asso nella manica

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L'asso nella manica

Mentre si trova nel New Mexico, un giornalista cinico e privo di scrupoli, Charles Tatum, viene a sapere che un uomo, Leo Minosa, è rimasto intrappolato in una miniera a causa di una frana. Invece di chiamare subito i soccorsi, Charles aspetta che la situazione in cui versa il povero operaio si aggravi ulteriormente, così, quando divulgherà la notizia, potrà realizzare lo scoop che lo farà diventare famoso. Nel 1951 Jan Sterling vinse il National Board of Review Award come Miglior Attrice.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Ace in the Hole
Attori principali: Kirk Douglas, Jan Sterling, Robert Arthur, Porter Hall, Frank Cady, Richard Benedict, Ray Teal, Lewis Martin, John Berkes, Frances Dominguez, Gene Evans, Frank Jaquet, Harry Harvey, Bob Bumpas, Geraldine Hall, Richard Gaines, Oscar Belinda, Martin Bendleton, Basil Chester, Ken Christy, Stewart Kirk Clawson, Iron Eyes Cody, Francisco Day, Lester Dorr, Claire Du Brey, Edith Evanson, William Fawcett, John Stuart Fulton, Joe Gray, Charles Griffin, Larry Hogan, Frank Keith, Bob Kortman, Martha Maryman, Stanley McKay, Joe J. Merrill, Paul D. Merrill, Lee Miller, Ralph Moody, Bert Moorhouse, William H. O'Brien, Frank Andrew Parker, Martin Pendleton, William N. Peters, Timothy Carey, Bill Ramsey, Jack Roberts, Bill Sheehan, Bert Stevens, John 'Bub' Sweeney, Rythem Wranglers, Mostra tutti

Regia: Billy Wilder
Sceneggiatura/Autore: Billy Wilder, Lesser Samuels, Walter Newman
Colonna sonora: Hugo Friedhofer
Fotografia: Charles Lang
Costumi: Edith Head
Produttore: Billy Wilder
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 111 minuti

Dove vedere in streaming L'asso nella manica

La perfezione / 16 Aprile 2020 in L'asso nella manica

Quando penso a BIlly Wilder mi viene in mente un aggettivo: eclettico.
Eclettico perchè nel corso della sua carriera ha affrontato vari generi ed allo stesso tempo non ha mai deluso. Dalla commedia al noir, dalla guerra al drammatico. Come Stanley Kubrick, o quasi visto che mancherebbe l’horror.
Qua siamo di fronte ad un capolavoro che guardandolo al giorno d’oggi si capisce come, dopo quasi 70 anni, sia ancora attuale. In questo film Billy Wilder crea un personaggio cinico e miserabile (interpretato da un magistrale Kirk Douglas) che rispecchia la crudeltà delle persone riguardo al denaro e al successo, senza aver nessun riguardo dei sentimenti e dei valori di una persona comune.
Uno di quei film poco considerati da Hollywood complice anche a suo tempo il tema trattato, ovvero una critica feroce al mondo del giornalismo e per lo più alla società americana.

Non dico il suo miglior film vista l’imponente filmografia di questo grande regista e l’imbarazzo della scelta. Ma sicuramente il mio preferito.

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Giostre e zucchero filato attorno alla tragedia / 1 Dicembre 2016 in L'asso nella manica

La regia di Billy Wilder è gigantesca e umile allo stesso tempo. Qui lascia tanto spazio al mattatore Kirk Douglas, divo accentratore come pochi altri nel panorama della Hollywood classica, nel ruolo di un giornalista senza scrupoli disposto a rallentare le operazioni di salvataggio di un uomo intrappolato in una caverna pur di tenere “caldo” lo scoop. Brava anche la co-protagonista Jan Sterling nei panni della moglie insensibile e sprezzante, i due intessono una relazione nei canoni del noir accentuando sulla morbosità. La storia, sceneggiata dallo stesso Wilder, racconta dell’assurdo ed effimero effetto aggregante della tragedia privata venduta al pubblico, in cui si accorre a frotte come i batteri attorno ad una ferita per vendere zucchero filato, fare un giro in giostra e farsi intervistare. Nulla di più attuale, se consideriamo poi l’abnorme megafono della rete. Poi, quando tutto finisce e un velo pietoso cala sulla scena, tutti a casa, lo spettacolo è finito. Una grande parabola sul marciume mediatico con appendice morale sull’effetto autodistruttivo di questo cinismo sregolato.

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Bad news sells best. ‘Cause good news is no news. / 9 Luglio 2013 in L'asso nella manica

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

“Tell the truth”, teoricamente questo dovrebbe essere il motto d’ogni bravo giornalista, peccato non sia questo il caso. Chuck Tatum è un giornalista senza scrupoli, talmente cinico che è stato buttato fuori da svariati giornali per il suo comportamento. Avrà il suo riscatto quando otterrà l’esclusiva (grazie al supporto di uno sceriffo ottuso e corrotto) per il caso d’un poveraccio intrappolato in miniera, arrivando addirittura a ritardare le operazioni di salvataggio pur di ingigantire lo scoop. Peccato che il malcapitato ci lasci le penne..
L’asso nella manica è un film pesantemente negativo, lo è verso il mondo del giornalismo, cinico nel sfruttare le disgrazie altrui (rappresentato da un Kirk Douglas in stato di grazia), ma lo è anche verso le persone comuni, chi per profitto o chi per divertimento tutti hanno a cuore la sorte del prigioniero, per poi però abbandonare in fretta e furia la scena quando lo spettacolo è finito. Emblematica la figura della moglie Lorraine (una bravissima Jan Sterling) , così piena d’odio e risentimento verso il marito da non importarle nulla della sua sorte, l’unica cosa importante è che grazie al l’incidente ora può finalmente guadagnare il denaro necessario per andar via.
Persino Tatum alla fine, resosi conto della follia che ha causato, cerca di riscattarsi e morirà con un briciolo di dignità (era stato colpito a morte da Lorraine), in un finale molto, e forse un po’ troppo, melodrammatico.
Non sono bravo a dar voti e nè tantomeno a scrivere recensioni, però ritengo L’asso nella manica un film imprescindibile nella carriera di Wilder (ma in fondo, di film imprescindibili ne ha fatti fin troppi 😀 ).

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