Recensione su Hannibal

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serie tvHannibal
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vista con piacere anche se alcuni momenti sono stati un po’ troppo lenti / 8 Marzo 2018 in Hannibal

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho preso la decisione di guardare questa serie per diversi motivi. Prima di tutto perché Hannibal è un personaggio che mi ha sempre affascinato, ho letto e adorato Il silenzio degli innocenti, mentre Hannibal e Red Dragon sono stati un interessante sviluppo, poi ero curiosa di vedere la trasposizione in serie di questo inquietante personaggio e infine durava solo tre stagioni. Quindi aveva una fine. Dopo i primi emozionanti episodi mi sono subito resa conto di aver fatto qualche errore di calcolo. Ogni puntata infatti è stata una lenta agonia verso un finale che mi ha lasciata con l’amaro e l’idea di aver perso tempo. La trama racconta di un giovane psichiatra Hannibal Lecter, che manipola diversi pazienti e collaboratori, tra cui Will Graham, un profiler dell’FBI di cui sarà ossessionato (reciproca ossessione) e Alana Bloom, psicologa e amica di Will. Hannibal non mangia semplicemente le persone. Lui le assapora e gli rende omaggio. Prepara manicaretti incredibili che serve alle più disparate figure della società americana. Tra questi anche al famoso Jack Crawford, agente dell’FBI, capo della sezione scienze comportamentali e sua moglie Bella. Nella prima stagione seguiamo una serie di delitti commessi dal medesimo assassino. Per catturare il serial killer viene chiamato a collaborare Will Graham, ma dati i suoi precedenti disturbi viene affidato alle amorevoli cure del dottor Hannibal Lecter. Da qui si scatena un rapporto ossessivo tra Hannibal e Will in cui tutto e tutti ruotano. Will scopre la verità e paga le conseguenze. Quando poi nella seconda stagione tenta di redimersi, pare in favore di Hannibal, si troverà messo alle strette e dovrà confrontarsi con i demoni creati durante il suo lungo agonizzante rapporto col cannibale. Infine nella terza stagione, ambientata anni dopo, Hannibal si ritrova nella famosa teca di vetro. Ma nulla può fermare il mostro che è dentro di lui. Ha condizionato le menti e di conseguenza le vite di tutti i personaggi entrati in contatto con lui. Persino la ex psichiatra nonchè compagna di Hannibal è succube degli eventi (epilogo suo shock!). Dopo uno strano crescendo si arriva al finale forse necessario e unico. Nel complesso ripensandoci non è stata una serie malaccio, pecca la lunghezza dei discorsi troppo psicopatologici e articolati che mi ha parecchio annoiato. Certe puntate sembravano non finire mai. Non succede niente perchè il caos è dentro la testa di Will e compari. Nonostante l’attore sia stato perfetto nel suo ruolo l’intera serie non è riuscita a far breccia nella sottoscritta.

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