Recensione su Le cronache dei morti viventi

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IL TESTAMENTO DEI MORTI VIVENTI / 10 Agosto 2017 in Le cronache dei morti viventi

“Diary of the dead” è Il penultimo film del mitologico George Romero. Il cantore degli zombi, imbastisce come al solito un film personale ed indipendente, raccattando quattro spicci qua e là dove capita pur di mantenere una certa libertà creativa.
La storia è slegata dalla saga zombesca Romeriana fin lì raccontata (ammesso che i precedenti siano legati) e di fatto si tratta di un riavvio..un nuovo inizio.
Jason è un giovane regista in erba, che assieme ai suoi amici e compagni di corso sta realizzando un piccolo progetto horror indipendente. Durante le riprese vengono a sapere dell’epidemia di zombi.

Il nostro amato Romerone abbraccia lo stile falso documentario, più per necessità che per curiosità, ed è interessante vedere come un autore navigato come lui riesca a gestire un linguaggio relativamente “giovane”. Ovviamente incappa in tutti i limiti che il genere offre.
Come sanno anche i sassi più distratti, i film di Romero non sono superficiali film horror, ma veicoli per graffianti satire socio politiche. Dopo aver criticato il consumismo, il militarismo americano, il razzismo e la lotta di classe qui assistiamo alla critica dei mass media. Purtroppo Il difetto principale sta nella ramanzina blandamente corrosiva nei confronti di chi di dovere senza incidere più di tanto.
Nota simpatica è l’umorismo che aleggia durante la visione ma che coglierete solamente se conoscete bene chi c’è dietro la macchina da presa.

Recitazione sotto tono, fotografia poco giudicabile, messa in scena accettabile.

Leggendo in giro il film ha riscosso un discretto consenso ma quello che mi domando è: Se non ci fosse il nome di Romero a sostegno, sarebbe così ben voluto? probabilmente no.

Assegno un 6 d’affetto.

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