La notte dei morti viventi

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La notte dei morti viventi

Due fratelli, Johnny e Barbara, vengono assaliti in un piccolo cimitero di campagna da un uomo con una strana andatura e un aspetto malsano; Johnny viene ucciso mentre Barbara riesce a fuggire e trova rifugio in una vicina casa, dove incontra altre persone scampate alle aggressioni immotivate che si stanno diffondendo a macchia d'olio in tutto il Paese: mentre si barricano per impedire a quegli strani esseri -che hanno ormai circondato la casa- di entrare, la radio diffonde notizie sempre più allarmanti sulla natura delle creature che stanno seminando terrore e morte...
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Night of the Living Dead
Attori principali: Judith O'Dea, Duane Jones, Marilyn Eastman, Karl Hardman, Judith Ridley, Keith Wayne, Kyra Schon, Charles Craig, S. William Hinzman, Bill Cardille, John Simpson, George Kosana, Frank Doak, A.C. McDonald, Samuel R. Solito, Mark Ricci, Lee Hartman, Ross Harris, Steve Hutsko, Phillip Smith, Randy Burr, Jack Givens, Richard Ricci, Rudy Ricci, Paula Richards, Herbert Summer, William Burchinal, Al Croft, Jason Richards, Dave James, Sharon Carroll, William Mogush, Joann Michaels, Ella Mae Smith, George A. Romero, John A. Russo, Russell Streiner, Richard France, Mostra tutti

Regia: George A. Romero
Sceneggiatura/Autore: George A. Romero, John A. Russo
Fotografia: George A. Romero
Produttore: Karl Hardman, Russell Streiner
Produzione: Usa
Genere: Horror
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming La notte dei morti viventi

Una pietra miliare del cinema horror. / 7 Febbraio 2021 in La notte dei morti viventi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Una pietra miliare della storia del cinema horror, un film con una significativa metafora di fondo, una rappresentazione allegorica del pessimismo, della tragica e inquietante fine del sogno americano.
I protagonisti attaccati dagli zombie reagiscono non unendo le loro forze davanti alla minaccia degli zombie ma esasperando il loro individualismo, finendo così per soccombere.
Si può discutere a lungo su questo film, sulle sue varie interpretazioni, sui suoi messaggi più reconditi ma non è solo per questo che va ricordato questo capolavoro di Romero, va ricordato soprattutto per la sua pregevole fotografia in bianco e nero, per le innovazioni tecniche nelle riprese, per il gioco di immagini che Romero crea(c’è una scena piuttosto lunga nella quale i due personaggi principali non parlano e non succede nulla attorno a loro, eppure quella scena è talmente carica di tensione e di angoscia che riesce a darti un senso di paura molto più di una vera e propria scena di terrore).
Un capolavoro della storia del cinema, la rappresentazione di un incubo nel quale viviamo ancora oggi(i zombie di Romero in fondo non sono altro che gli emarginati che si ribellano contro chi li ha esclusi dalla vita sociale) ma soprattutto un film inconsciamente terrorizzante, un terrore che si insinua nello spettatore a poco a poco, fotogramma dopo fotogramma.
Un film straordinario, un esempio di come andrebbe sempre fatto il cinema.

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Cult! / 11 Novembre 2020 in La notte dei morti viventi

L’inizio della leggenda è qui!
Ok, ok! Visto oggi puoi pensare “che noia, è lento…” ma immaginate il contesto: vedere questo film negli anni 70, quando solo l’idea del “morto vivente” era sconvolgente. E poi immaginate la reazione…. è come vedere Dracula o Nosferatu e aspettarsi un horror moderno.
Da questo film, da quest’epoca le trame, gli effetti speciali, la tecnologia, il concetto di orrore, si sono evoluti, migliorati (a volte peggiorati…) ma abbiamo desiderato sempre più. Ed ecco che gli zombi sono diventati più veloci, più aggressivi e più affascinanti grazie al make up.
Sto rivedendo tutta la saga dei morti viventi di Romero e so che non me ne pentiró….
7,5.

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Caposaldo / 30 Marzo 2020 in La notte dei morti viventi

Esordio col botto per George Romero.
Ormai tutti conoscono il mito dei non-morti, degli zombie, eppure non tutti sanno come è nato questo sotto-genere del cinema horror.
Tutto nasce dalla fervida immaginazione di Romero che con pochi soldi ma tanta voglia e fantasia, mette in scena il terrore allo stato puro.
Bisogna anche ovviamente collocarlo nella sua epoca, visto oggi magari può far sorridere, visti gli effetti speciali molto rudimentali, ma il carico di tensione e angoscia, accompagnati da una colonna sonora ficcante, tengono incollati allo schermo fino all’epilogo quasi beffardo per il protagonista maschile.
Al di là del merito prettamente artistico, ognuno trae la propria interpretazione: c’è chi crede sia una condanna a tutte le guerre (Guerra Fredda, Guerra del Vietnam), chi ci legge del razzismo e chi della misoginia.
Ogni appassionato di genere horror deve vedere questa pietra miliare del genere.

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Non sono i soliti zombie / 14 Agosto 2019 in La notte dei morti viventi

Forse capostipite del filone zombie, Romero crea un allucinante delirio toccando tematiche importanti dell’epoca. Un bianco e nero degno di nota.

L’assedio / 15 Settembre 2016 in La notte dei morti viventi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Capostipite del filone zombie apocalittico, un’opera geniale di tensione, proto-splatter e purissima cattiveria alla Romero in una gustosa atmosfera anni ’50.
L’ incipit è da antologia, con un’automobile che sfreccia lungo una strada di campagna prima di imboccare la salita verso un desolato cimitero, sulle note del tenebroso tema di Spencer Moore.
Non sono i morti lenti e barcollanti che assediano una casa isolata a trasmettere paura, è il cannibalismo famigliare (fratello contro sorella, figlia contro madre) nella sua allegoria più estrema, l’ineluttabilità che vanifica ogni sforzo d’ ingegno per la sopravvivenza, il grottesco beccarsi una pallottola a pochi frame da un consolatorio happy ending. L’eroe Ben, nero con le palle quadrate, schiaffeggia donne bianche in crisi isterica, spara a uomini bianchi inetti, impartisce ordini essendo l’unico a conservare il giusto sangue freddo; la grandezza di Romero sta anche nel fatto di averlo scelto non per motivazioni antirazziste (come Sidney Poitier nel quasi coevo e bellissimo Indovina chi viene a cena? di Kramer) ma perchè era semplicemente perfetto nel ruolo.
L’assedio non è solo quello dei morti viventi, ma anche quello del regista nei confronti degli spettatori più speranzosi e ottimisti. Come dire: la speranza è l’ultima a morire… ma muore pure lei.

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