Recensione su Vestito per uccidere

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I manierismi di De Palma / 22 Settembre 2017 in Vestito per uccidere

Morboso, eccessivo, manierista. Cita Hitchcock apertamente, ça va sans dire, e, complice la fotografia patinata di Ralf Bode, estremizza gli elementi erotici del maestro esplicitandoli al limite del soft porn.
Eppure, questo film di De Palma è un thriller gradevole, ben ritmato, con un buon uso del MacGuffin (Hitchcock, appunto), con trovate tecniche molto interessanti e una indubbia e gradevole ricerca pittorica nella composizione delle scene (quella dell’ascensore, su tutte).
A suo modo, è un film perfino divertente (a tratti, l’ho trovato -cough cough- buffo), per via della scarsa verosimiglianza e dell’incolpevole comicità di alcune sue situazioni-chiave. In questo senso, Nancy Allen in lingerie, sdraiata sulla scrivania di Caine che, con aria felina, dice:“Ti vedo un po’ barzottello” è impagabile.
Grandi musiche di Pino Donaggio, che, cariche di pathos, riequilibrano l’atmosfera generale.

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