rust cohle

  • legale ovviamente, ho un rispetto religioso per il cinema.

  • No no io dico proprio su supporto fisico, credo sia fuori produzione. Mi dovrò accontentare dello streaming

  • Non lo trovo da nessuna parte in home-video, è introvabile quel film.

  • rust cohle ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 4 mesi fa

    In My Humble Opinion Craig Zahler è uno dei migliori talenti in circolazione nel cinema indipendente, almeno per quanto riguarda la messa in scena che, in questo film, è mostruosa, ma anche in Dragged Across C […]

  • rust cohle ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa

    Il film è confezionato bene, Sollima nella messinscena sa il fatto suo secondo me, buone le scene action, bella fotografia ecc ecc.
    Il problema, porca di una miseria, è che la sceneggiatura è stupida come po […]

  • Cara @Stefania, ho “shoppato” il bluray combo The Young Pope+The New Pope, su Amazon, sono al terzo episodio della seconda stagione e posso dirti è che è più ritmata, i tempi sono meno dilatati e c’è John Malkovich che è incredibile, sovrasta anche un po’ gli altri.
    Quello che stona leggermente è l’inglese con l’accento napoletano di Orlan…[Leggi tutto]

  • @Stefania speriamo bene, mi sembra che lentamente i film di Sorrentino (tranne questa splendida serie, che è un filmone di 10 ore) stiano perdendo di mordente. Fino al Divo sono uno più bello dell’altro, poi mi sembra si sia perso un pochino, non che non abbia più la mano, ci mancherebbe, però essendo lui il Malick italiano, per me, mi aspetto sem…[Leggi tutto]

  • Ho visto di recente un’intervista a Sorrentino in cui confessa di essere rimasto orfano a 17 anni, chissà che Belardo non sia, in qualche modo, un alterego del regista, e in che misura se lo è.
    Comunque ottima analisi, dettagliata e concisa.

  • rust cohle ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    Ho un debole per Ben Foster e per i noir e queste mi sembravano due motivazioni sufficienti per guardare il film. Per caso poi vengo a sapere che la Laurent si è ispirata al romanzo omonimo di Nic Pizzolatto(che […]

  • rust cohle ha commentato l'articolo Molto bello! 3 anni, 5 mesi fa

    Eppure secondo me il personaggio di Grant insieme a quello di Colin Farrell risultano i più riusciti proprio perché non eccessivamente seriosi e anzi molto ironici.
    Sono personaggi che vedrei bene anche in Snatch, al contrario di quelli interpretati da Hunnam e McConaughey.

  • Concordo, mi piace pensarla così anche a me.

  • Non sapevo dei documentati cambiamenti dello script in fase di scrittura, probabilmente allora hai ragione tu su questo punto, è difficile fare un biopic equilibrato nella caratterizzazione dei personaggi e probabilmente Fincher ha ceduto su questo aspetto del racconto però come dicevo nella recensione c’è talmente tanta carne al fuoco che, an…[Leggi tutto]

  • Bhè, forse lo hanno descritto come un rompi palle ma l’ho vista più come una descrizione del suo personaggio più che come una demonizzazione. Quello che forse ho trovato di cattivo gusto è quando Manckiewicz, alla premiazione, dichiara di aver scritto lo screenplay da solo quando compare anche la firma di Welles. I biopic sono un problema per que…[Leggi tutto]

  • rust cohle ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

    Voto: 8 stelline e mezzo

    Fincher torna al cinema a sei anni dall’ultimo lavoro e lo fa raccontando una storia bollente come quella di The Social Network anche se molto meno recente: i travagliati retroscena […]

    • Condivido molto delle tue riflessioni, ma non capisco e non accetto una cosa: per “portare in auge” Mank (e la sua valenza “parabolica”), perché i Fincher hanno dovuto demonizzare Welles?

    • Bhè, forse lo hanno descritto come un rompi palle ma l’ho vista più come una descrizione del suo personaggio più che come una demonizzazione. Quello che forse ho trovato di cattivo gusto è quando Manckiewicz, alla premiazione, dichiara di aver scritto lo screenplay da solo quando compare anche la firma di Welles. I biopic sono un problema per questo, tendono all’eroizzazione del personaggio però ripeto, e se fosse veramente così? Se Welles fosse stato veramente un demonio intrattabile?
      Non lo so, credo vada rivisto però comprendo i tuoi dubbi.

      • @rustcohle: al 99,9%, Welles era un egocentrico di dimensioni inenarrabili e avere a che fare con lui doveva essere mooooolto complicato. Ma il film di Mank lo mostra solo come un fantasma nero che aleggia su Mank (per gran parte del film, è poco più di una voce al telefono), che fa il prepotente con lui quando Mank chiede di avere i crediti sulla sceneggiatura (ma, come viene ricordato anche nel film, Mank aveva firmato un contratto in cui diceva che non avrebbe potuto farlo), che prende la sceneggiatura di Mank e che sembra metterla in scena così com’è (senza fare accenno ai fondamentali e numerosi cambiamenti -documentati- intercorsi tra uno script e l’altro). Il film di Fincher non doveva essere un documentario, per carità, ci mancherebbe pure 🙂 Però, ha scelto con consapevolezza di esaltare Mank-uomo/Mank-professionista (che, evidentemente, merita una riscoperta) e Mank-simbolo (Mank-Don Chisciotte/Mank-scimmia del suonatore di organetto), deplorando Welles-uomo/artista, che, qui, a me sembra inteso esclusivamente come Welles-oscura metafora delle ingiustizie.

        • Non sapevo dei documentati cambiamenti dello script in fase di scrittura, probabilmente allora hai ragione tu su questo punto, è difficile fare un biopic equilibrato nella caratterizzazione dei personaggi e probabilmente Fincher ha ceduto su questo aspetto del racconto però come dicevo nella recensione c’è talmente tanta carne al fuoco che, anche per un regista esperto come Fincher diventa difficile sviluppare tutto alla perfezione.
          E nonostante questo difetto nella caratterizzazione/descrizione di Welles a me il film è piaciuto, l’ho trovato proprio di gran classe e finalmente con un eccellente doppiaggio italiano(Stefano De Sandro top player).

          • @rustcohle: stavolta, ho optato per la versione in lingua originale (volevo sentire come Tom Burke avrebbe reso la voce di Welles e penso che abbia fatto un buon lavoro).

        • F for Fincher. Forse che racconti una storia in bilico tra realtà e finzione (propendente verso la finzione) sarebbe piaciuto proprio a Welles.
          Meno gli sarebbe piaciuto il modo in cui è ritratto.

          • @catoblepa: esattamente! 🙂 E, forse, come ha già scritto qualcuno decisamente più esperto di me, non sarebbe piaciuto neanche a Mank.
            Poi, lo stesso Fincher ha dichiarato (intervista a Il Venerdì della scorsa settimana) che quel che è raccontato nel film è verità al 30%, per cui…

    • Concordo, mi piace pensarla così anche a me.

  • rust cohle ha commentato l'articolo Aria de' casa 3 anni, 5 mesi fa

    Si è vero manca proprio l’ironia. Turco, Tommy, Mickey lo Zingaro, Testarossa, sono personaggi indimenticabili proprio per questo fattore imprescindibile che giustamente hai fatto notare tu.

    Per quanto riguarda Hugh Grant, dopo Notting Hill e il diario di Bridget Jones(ab illo tempore) lo riincontrai proprio con Ritchie in Operazione U. N. C.…[Leggi tutto]

  • rust cohle ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

    Con The Gentemen, Guy Ritchie, ritorna alle black-comedy inglesi che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico e che di certo gli appartengono di più.

    (Apro una piccola parentesi) Dopo il buon Lock and Stock […]

    • Hai scritto tutto, ma proprio tutto quello che avrei voluto scrivere io, quindi mi hai risparmiato una recensione, grazie XD
      Sono d’accordo anche sul voto (ma quello lo assegno, che cce vò? 😀 ).
      Alla fine del film, ho detto al mio compagno di divano: “La storia c’è. I personaggi anche. Guarda quel pub, che meraviglia. Ma cosa manca a questo film, per essere valido quanto Lock & Stock e Snatch?”. L’ironia, bro, manca l’ironia. I personaggi di McConaughey e Hunnam sono serissimi. Meno male che c’è The Coach di Farrell, con quella faccia assurda e le tute con pattern tartan della Lonsdale.

      Una cosa: Hugh Grant non era sparito. Diciamo che, forse, si è fatto vedere poco in Italia. Pare che sia al top in due miniserie (anche se una delle due è stata rinnovata per il 2021, quindi, forse, è diventata una serie) che, purtroppo, non ho ancora visto : A Very English Scandal(2018) della BBC e The Undoing (2020) della HBO (dove recita anche l’italiana Matilda De Angelis), l’ultimo episodio è andato in onda negli USA pochi giorni fa e andrà in onda su Sky, a gennaio. Dato che guardi i film in lingua originale, hai mai visto il lungometraggio animato Pirati! Briganti da strapazzo (2012)? https://www.nientepopcorn.it/film/pirati-briganti-da-strapazzo/ Lo trovi su Netflix. Il pirata barbuto e un po’ dandy lo doppia lui e, secondo me, è troppo divertente 😉 (ma anche il doppiaggio italiano di Christian De Sica, a parer mio, è azzeccato)

      • Si è vero manca proprio l’ironia. Turco, Tommy, Mickey lo Zingaro, Testarossa, sono personaggi indimenticabili proprio per questo fattore imprescindibile che giustamente hai fatto notare tu.

        Per quanto riguarda Hugh Grant, dopo Notting Hill e il diario di Bridget Jones(ab illo tempore) lo riincontrai proprio con Ritchie in Operazione U. N. C. L. E e, non essendo più abbonato a Sky da tanto tempo e avendo mitigato la mia dipendenza dalle serie TV, capisci da sola il motivo per cui lo consideravo “sparito”.
        Adesso aggiungo alla watchlist il cartone che mi hai consigliato(i doppiatori di The Gentlemen mi sembravano troppo caricati a pila, la recitazione, almeno quella di McConaughey, era molto più sottotraccia).

        Ps: ma Matilda De Angelis non è la ragazza di Veloce come il vento?

        • Yep! Proprio lei.
          P.s.: io ho visto The Gentlemen in italiano, sapendo di perdermi -ahimé- un bell’accrocchio di accenti, perché temevo di fare fatica a seguire i troppi dialoghi e, quindi, l’intreccio.

  • rust cohle ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

    Non essendo rimasto particolarmente soddisfatto da BlacKkKlansman di Spike Lee e notando una forte somiglianza nelle trame(sono spiccicate, addirittura entrambi i protagonisti dei rispettivi film sono realmente […]

  • rust cohle ha commentato l'articolo Difettoso 3 anni, 5 mesi fa

    Ah e volevo aggiungere che anche io ho pensato subito a You Were Never Really Here, a quello e anche a Snatch(l’ultimo incontro di Mickey lo Zingaro).

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