Recensione su The Gentlemen

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Aria de’ casa / 2 Dicembre 2020 in The Gentlemen

Con The Gentemen, Guy Ritchie, ritorna alle black-comedy inglesi che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico e che di certo gli appartengono di più.

(Apro una piccola parentesi) Dopo il buon Lock and Stock e l’ottimo Snatch, credo che Ritchie si sia perso, nel peggiore dei casi, nei meandri di una filmografia che non lo rappresenta(Travolti dal destino, Sherlock Holmes, King Arthur,Operazione U.N.C.L.E) e nel migliore dei casi in un tipo di cinema che sembra la brutta copia(Revolver, RocknRolla) dei suoi primi due “capolavori”. In entrambi i casi, comunque, volendo a tutti i costi mantenere alcuni dei suoi marchi di fabbrica, ciò che non ha funzionato(per me) è stata proprio l’unione di un certo tipo di regia e anche di stile, se vogliamo, con delle sceneggiature che non erano all’altezza o con dei soggetti che mal si sposavano con il cinema di Ritchie (chiusa parentesi).

Ora, quest’ultimo The Gentleman è sicuramente un film che ha dalla sua un’ottima messinscena: coppole, vestiti english e in stile scozzese molto particolari anche se un po tamarri a tratti, occhiali e barbe curate da hipster, capelli impomatati che raramente si scompigliano e una buona fotografia della campagna bucolica inglese.
Matthew McConaughey e Charlie Hunnam fanno il loro buon mestiere e ricompare uno sparito Hugh Grant che sembra aver ritrovato un po di smalto, donando al suo personaggio infingardo il giusto livello di viscidume.
Anche a livello di montaggio c’è bene poco da dire, la storia scorre fluidamente e nonostante i personaggi in ballo siano parecchi e i salti narrativi anche, durante la visione non ho riscontrato buchi di sceneggiatura e ai titoli di coda l’intreccio narrativo risulta sciolto senza troppi mal di testa.
(Io l’ho visto in lingua originale, non mi prendo responsabilità per chi lo vedrà doppiato, dopo aver visto il trailer in italiano ho pensato “no grazie”)

Il motivo del mio voto è che nonostante abbia abbastanza apprezzato questo The Gentlemen in quanto intelligente ritorno alle radici, quello che manca qui è il mordente, sembra come se i classici personaggi dei classici film di Ritchie si siano imborghesiti, forse anche Ritchie si è imborghesito. Ritchie(scusate la ripetizione) faceva i film con facce “brutte” come quelle di Vinnie Jones, Jason Fleming, Lennie James, Alan Ford Dexter Fletcher e l’atmosfera sporca e criminale che si respirava nell’aria sembrava vera nella sua tragicomica surrealtà. Dei belli come McConaughey e Hunnam e Farrell(forse il personaggio più Ritchiano, il suo), nonostante buone interpretazioni, per carità, li vedo come una nota stonata in questo tipo di film, troppo di presenza con i loro bei vestiti eleganti e le barbe curatissime e i macchinoni e le case costose, è come se creassero un involontario effetto patinatura, non so spiegarlo nemmeno io.

Capisco anche però che non si può ripetere sempre la stessa formula e apprezzo il tentativo, per me nel complesso riuscito, di creare qualcosa di innovativo che non snaturasse eccessivamente l’essenza delle commedie nere di Guy Ritchie

3 commenti

  1. Stefania / 2 Dicembre 2020

    Hai scritto tutto, ma proprio tutto quello che avrei voluto scrivere io, quindi mi hai risparmiato una recensione, grazie XD
    Sono d’accordo anche sul voto (ma quello lo assegno, che cce vò? 😀 ).
    Alla fine del film, ho detto al mio compagno di divano: “La storia c’è. I personaggi anche. Guarda quel pub, che meraviglia. Ma cosa manca a questo film, per essere valido quanto Lock & Stock e Snatch?”. L’ironia, bro, manca l’ironia. I personaggi di McConaughey e Hunnam sono serissimi. Meno male che c’è The Coach di Farrell, con quella faccia assurda e le tute con pattern tartan della Lonsdale.

    Una cosa: Hugh Grant non era sparito. Diciamo che, forse, si è fatto vedere poco in Italia. Pare che sia al top in due miniserie (anche se una delle due è stata rinnovata per il 2021, quindi, forse, è diventata una serie) che, purtroppo, non ho ancora visto : A Very English Scandal(2018) della BBC e The Undoing (2020) della HBO (dove recita anche l’italiana Matilda De Angelis), l’ultimo episodio è andato in onda negli USA pochi giorni fa e andrà in onda su Sky, a gennaio. Dato che guardi i film in lingua originale, hai mai visto il lungometraggio animato Pirati! Briganti da strapazzo (2012)? https://www.nientepopcorn.it/film/pirati-briganti-da-strapazzo/ Lo trovi su Netflix. Il pirata barbuto e un po’ dandy lo doppia lui e, secondo me, è troppo divertente 😉 (ma anche il doppiaggio italiano di Christian De Sica, a parer mio, è azzeccato)

    • rust cohle / 2 Dicembre 2020

      Si è vero manca proprio l’ironia. Turco, Tommy, Mickey lo Zingaro, Testarossa, sono personaggi indimenticabili proprio per questo fattore imprescindibile che giustamente hai fatto notare tu.

      Per quanto riguarda Hugh Grant, dopo Notting Hill e il diario di Bridget Jones(ab illo tempore) lo riincontrai proprio con Ritchie in Operazione U. N. C. L. E e, non essendo più abbonato a Sky da tanto tempo e avendo mitigato la mia dipendenza dalle serie TV, capisci da sola il motivo per cui lo consideravo “sparito”.
      Adesso aggiungo alla watchlist il cartone che mi hai consigliato(i doppiatori di The Gentlemen mi sembravano troppo caricati a pila, la recitazione, almeno quella di McConaughey, era molto più sottotraccia).

      Ps: ma Matilda De Angelis non è la ragazza di Veloce come il vento?

      • Stefania / 2 Dicembre 2020

        Yep! Proprio lei.
        P.s.: io ho visto The Gentlemen in italiano, sapendo di perdermi -ahimé- un bell’accrocchio di accenti, perché temevo di fare fatica a seguire i troppi dialoghi e, quindi, l’intreccio.

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